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«C'è tanta voglia di far bene. L'aria che si respira è di grande umiltà: la squadra è matura per tornare a vincere» Calcio d'inizio alle ore 15 (diretta Sky)

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Di certo è quello più chiacchierato, ma forse, per un pomeriggio, si penserà solo a fare gol piuttosto che alle carte bollate. Per Fabio Capello iniziare a giocare è una cosa positiva, ma lo spunto per una piccola polemica c'è anche al calcio d'inizio. «Lo scorso anno partendo dalla seconda giornata siamo stati penalizzati. Forse in sede di sorteggio dovevano tenere conto di questo e invece giochiamo ancora una volta in trasferta». Mister, come sta la Roma? «Sono contento della condizione generale e del lavoro svolto. Qualcuno ha giocato di meno, vedi Montella, ed è ancora un pò indietro, ma approfitteremo della sosta per fare delle amichevoli». Insomma, pronti a dare battaglia? «Dobbiamo saper giocare da Roma. Partiamo alla pari con Juventus, Milan, Inter e Lazio con le quali ci giochiamo scudetto e qualificazione in Champions. Possiamo toglierci delle belle soddisfazioni». Ed il gruppo? «Una cosa è certa, chi mi dimostrerà il miglior rapporto tra calcio e condizione, sarà titolare, senza guardare in faccia a nessuno. Altre volte avevo dei dubbi, ma questa volta sono convinto che stiamo bene, respiro la voglia del gruppo e la ritrovata umiltà. Ma bisogna lavorare e basta. Analogie con l'anno dello scudetto? Ora non si può dire, è alle prime difficoltà che si vede quello che si può fare». E' la squadra che voleva? «Siamo stati bravi a centrare gli obiettivi. Sono contento per il ritorno di Lupatelli e D'Agostino, per l'arrivo di Mancini, Chivu e Carew ed anche che De Rossi sia rimasto». Paura per Chivu? «Io devo preoccuparmi del lato tecnico, per quello economico ci sono i dirigenti. So che lui vuole rimanere a giocare con noi, purtroppo a Udine non ci sarà ed io devo scegliere tra quelli che ho a disposizione. Io non sono in ansia, forse qualche problema psicologico può averlo Christian, ma l'ho incontrato e mi sembra sereno». E Carew? «Lo seguivamo già da qualche anno, è un giovane di grandi potenzialità e può fare molto bene con noi, ha velocità, potenza fisica e buona tecnica. Appena il Valencia ha dato la sua disponibilità a trattare, abbiamo chiuso, sono contento». Cassano ormai è lanciatissimo? «Palla al piede non si discute, è da vedere senza palla cosa farà. Dipenderà da lui». Qualche augurio? «Agli arbitri di fischiare nel modo migliore e di uscire sempre dal campo come migliori, quello che è accaduto ormai non conta nulla. Ai tifosi di tornare a vedere il calcio come uno spettacolo. Alle squadre impegnate in coppa di ripetere la scorsa stagione in Europa ed al mio presidente, tanta salute». E l'Udinese? «Squadra quasi confermata, fatta di giocatori che si conoscono a memoria e molto in forma. Partita difficile».

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