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MONTECARLO — Milan-Ajax di nuovo di fronte, ma stavolta è appena l'inizio della Champions League.

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Nella semifinale di ritorno, gli olandesi misero in difficoltà la squadra di Ancelotti che trovò il gol della qualificazione solo a tempo scaduto, con il 3-2 di Tomasson su un'invenzione di Inzaghi. Per i lancieri dunque sarà un'occasione di rivincita, anche se come da tradizione i pezzi migliori (Chivu, Van der Meyde, Mido) hanno nel frattempo cambiato casacca. Il sorteggio monegasco ha fornito alle quattro italiane (tutte teste di serie, tranne l'Inter) gironi nel complesso equilibrati, con alcune insidie tecniche (Chelsea per la Lazio, Arsenal per i nerazzurri) e diverse difficoltà ambientali. La Juventus, l'altra finalista di Manchester, ritrova il Galatasaray, già affrontato tre anni fa in piena tempesta per il caso Ocalan. L'altro campo «caldo» per i bianconeri è quello dell'Olympiakos Pireo; il gruppo D si chiude con la Real Sociedad, la squadra di Kovacevic, vecchia conoscenza bianconera. Nel gruppo B, l'Inter pesca l'Arsenal: squadra temibile e spettacolare in Europa, ma spesso avara di risultati finali. E tutto sommato, visto le altre teste di serie (dal Manchester al Real), a Cuper poteva andare peggio. Dinamo Kiev e Lokomotiv Mosca completano il girone, costringendo la squadra nerazzurra a due trasferte nell'Est europeo che con ogni probabilità saranno contraddistinte dalle condizioni meteo. Sfida inglese anche per la Lazio, che nel gruppo G da testa di serie ha la sfortuna di pescare il Chelsea del multimiliardario Abramovich: ritroverà Veron e Crespo, due ex di rango. E fortuna per Mancini che il regolamento Uefa vieti di schierare giocatori non iscritti nelle liste a tutt'oggi, altrimenti il magnate russo rimpinguerebbe di sicuro le casse di qualche altro club europeo per nuove stelle da aggiungere al suo firmamento. Il gruppo comprende anche Sparta Praga e Besiktas. Nell'ultimo degli otto gironi, l'H, il Milan oltre all'Ajax pesca Celta Vigo e Bruges: come dire, si può fare. Nel complesso, appaiono equilibrati anche gli altri quattro gironi. Il Real nell'F pesca il Porto, il Manchester nell'E giocherà il derby britannico con il Rangers Glasgow, per il Bayern nell'A sfida all'Olympique Lione. Il gruppo D è davvero sul filo: con Deportivo, ci sono Psv, Aek, Monaco. Positivi i commenti dei dirigenti italiani. Luca Baraldi, amministratore delegato della Lazio, esalta il valore spettacolare del girone biancoceleste. «Siamo molto contenti - ha detto Baraldi - Per noi la sfida con il Chelsea sarà entusiasmante anche per la presenza di ex importanti come Crespo e Veron. Sarà una squadra ben diversa da quella che abbiamo affrontato e battuto a luglio, ma siamo felici di prendere parte a gare di questa caratura. Sapremo essere all'altezza. Anche le altre squadre del girone meritano comunque rispetto, lo Sparta Praga dell'altro ex Poborsky e i turchi del Besiktas, che abbiamo battuto lo scorso anno in Coppa Uefa. La qualificazione, però, è alla nostra portata». Anche Moggi esprime soddisfazione per l'esito del sorteggio. «Non siamo affatto preoccupati. Siamo ben attrezzati per tutte le avversarie». Positivo anche Facchetti, dirigente dell'Inter. «Possiamo essere ottimisti». Ancelotti, tecnico del Milan, non fa distinzioni. «Poteva andare meglio ma anche peggio: ci accontentiamo».

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