La serie A medita lo sciopero
Il presidente del Brescia Corioni: «Se non cambia nulla domenica ci fermeremo»
In ogni caso, se il campionato di calcio partirà regolarmente sabato prossimo con l'anticipo Reggina-Sampdoria, lo si saprà oggi. A Milano è, infatti, in programma l'Assemblea di Lega. Un'altra si svolgerà venerdì, ma sarà quella di oggi ad essere decisiva per decretare la data dell'inizio del campionato, dato che, alla riunione odierna, parteciperanno anche le grandi società di serie A. Già, perchè ormai non è solo l'avvio della cadetteria ad essere messo in discussione, ma anche quello del campionato maggiore. Sono molte, infatti, le società di serie A ad essere solidali con le 19 ribelli di B e a volere, unite le une alle altre da stretti vincoli politici ed economici, la testa di Carraro e Galliani. L'ennesima dimostrazione di questo assioma è arrivata ieri a Roma, nelle stanze dell'Hotel Cicerone, dov'era in programma la presentazione della piattaforma satellitare «Gioco Calcio». Tra i presenti, Antonio Matarrese, presidente di «Gioco Calcio» e vicepresidente vicario di Lega, Gino Corioni, presidente del Brescia, e Ermanno Pieroni, numero uno dell'Ancona. A mettere subito le carte in tavola ci ha pensato Matarrese: «È probabile che la serie B, qualora decida di non scendere in campo per la prima giornata, si porti dietro anche qualche club di A. Siamo giunti a uno scontro uno contro uno, i club contro la Figc. Tutti devono essere preoccupati, la Federazione, la Lega e le stesse società. Dobbiamo lavorare giorno e notte per risolvere tutti i problemi e scendere in campo, ma non sarà facile». Poi Matarrese ha attaccato, con ironia, anche Carraro e Petrucci: «Commissariare la Figc? Carraro è un grande dirigente, non merita questo. Ma la Federazione deve far giocare le partite e se il pallone alla fine non rotola... Traete voi le conclusioni. Petrucci auspica un commissariamento se i campionati non inizieranno per tempo? Il presidente del Coni si illude se crede di poter governare da solo il calcio. Comunque, non devono esserci scissioni tra serie A e B». Come dire, se la B non giocherà non lo farà nemmeno la A. Concetto ribadito da Corioni: «Il Brescia è pronto a non scendere in campo. Speriamo, logicamente, di giocare, ma dovrebbero accadere dei cambiamenti straordinari, non auspicabili in così poco tempo». La soluzione migliore potrebbe essere quella che fare come l'anno scorso, quando il torneo iniziò dalla seconda giornata. Così il presidente bresciano: «Perché no, riparliamone dopo gli impegni della Nazionale. È la cosa migliore». A confermare che oggi sarà un giorno decisivo ci ha pensato Ermanno Pieroni: «Si saprà tutto domani (oggi)». Pronto a non giocare anche l'Empoli di Corsi, «ma dobbiamo prima confrontarci con gli altri club». Insomma, le squadre con un contratto con «Gioco Calcio» non giocheranno (ad eccezione del Modena, che si è detto disposto a scendere in campo). Non così le squadre di «Sky», come il Lecce che ha fatto sapere che contro la Lazio giocherà. Così, domenica ci sarebbero solo quattro partite su nove: Bologna-Parma, Inter-Modena Lecce-Lazio e Udinese-Roma. Oggi il verdetto, in un senso o nell'altro.