Iscrizioni, testimonianze al vaglio
Da domani riprenderà l'attività istruttoria. Santoro ascoltato in settimana
Dopo le sei perquisizioni effettuate venerdì dai carabinieri del nucleo operativo di Roma su disposizione del sostituto procuratore Maria Cristina Palaja, infatti - ha fatto notare un inquirente - ci sarà lo studio di tutto il materiale sequestrato nelle case e negli uffici di Gabriele Turchetti, segretario della Covisoc; del suo braccio destro Renato Spiridigliozzi; dell'affarista specializzato in cauzioni Amedeo Santoro; dei brocker Paolo Landi e Luca Rigone, del consulente di Roma e Napoli Gianni De Vita. Tutti e sei iscritti nell'ufficio indagati della Procura romana. L'esame delle carte sequestrate, ma anche la rilettura delle deposizioni effettuate nel corso della settimana appena conclusa potranno quindi essere, è stato fatto notare, una sorta di preparazione per le future tappe dell'inchiesta nella quale si potranno già fissare la prossima settimana i punti fermi. Tra le testimonianze che inquirenti e investigatori hanno considerato importanti ai fini degli accertamenti preliminari ci sono quelle del presidente della Covisoc, Salvatore Pescatore e del direttore sportivo della Roma, Franco Baldini. Intanto, nel filone d'inchiesta relativo al basket qualcuno consigliò e indirizzò la Virtus Bologna all'acquisto di quei «bond» inglesi del valore nominale di circa 5 milioni di euro che secondo l'indagine della Procura di Bologna e della Guardia di Finanza non avrebbero invece alcun controvalore. È una delle ipotesi sulle quali stanno lavorando gli investigatori. Quei titoli furono utilizzati per ricapitalizzare la società, passata contestualmente nelle mani di «Sport e impresa» nell'assemblea straordinaria del 17 luglio, operazione dopo la quale il club passò l'esame della Comtec, la commissione di controllo sui bilanci.