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di OSCAR OREFICI COME previsto.

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A parte le profetizzate difficoltà della Rossa, le prove cronometrate hanno riservato interessanti sorprese, che, oltre a rendere quanto mai incerto l'esito della gara, ingarbugliano vieppiù la situazione per i piloti impegnati nella caccia al titolo. All'improvviso, infatti, dopo un momentaneo appannamento, è tornata a risplendere la stella di Fernando Alonso, alla seconda pole position della sua carriera, complice una Renault in continuo progresso, che gli permette di sognare persino la vittoria. Ma imprevedibile è stata pure la prestazione di Mark Webber, tale da garantire alla Jaguar una posizione sullo schieramento di partenza di sicuro prestigio. Il pilota migliore dei top-teams è stato Ralf Schumacher, con una Williams-Bmw che non ha dominato le qualifiche come era lecito attendersi. Più veloce del compagno Montoya, insegue un successo che ne rilancerebbe le pur labili ambizioni iridate. Ma proprio Montoya, classifica mondiale alla mano, non lo considera inserito nel lotto dei candidati allo scettro di re della Formula 1. Lo ha fatto capire nelle dichiarazioni rilasciate al termine delle prove, dicendosi comunque soddisfatto di un tempo che gli consente di partire davanti a Raikkonen e Schumi, suoi antagonisti nella appassionante volata per la conquista del tetto del mondo. Non è stato un gran sabato per la McLaren-Mercedes, evidenti i limiti di una monoposto ormai sviluppata al massimo, quanto per la Ferrari, che paga le difficoltà del suo gommista, ma non solo. L'attuale, relativa competitività della vettura non si può, infatti, giustificare unicamente con il gap che divide la Bridgestone dalla Michelin. C'è sicuramente dell'altro, problemi che a Maranello non sono stati in grado di individuare. Ad aumentare i timori di perdere il dominio della Formula 1, dopo tre stagioni trionfali, si aggiunge il momento negativo di Michael Schumacher, che ieri ha conseguito la peggiore qualifica di questo campionato, ancora una volta sopravanzato da Barrichello. È presto per farne un caso, ma le troppe sbavature di cui è stato autore nel suo giro veloce non possono non lasciare perplessi. Si attendono risposte dal Gran Premio di questo pomeriggio, che potrebbe segnare il sorpasso di Montoya nella classifica mondiale.

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