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La replica del presidente: «Reazione coraggiosa ma emotiva»

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Vince l'ingratitudine. Il bomber dell'Inter critica la cessione di Crespo Vieri contro Moratti, è scontro

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Massimo Moratti non ha voluto ascoltare Christian Vieri. Ed ora rischia di aprirsi una pericolosa frattura. Inutile l'appello, per certi versi feroce, del capocannoniere della serie A, che alla notizia della cessione di Crespo, aveva ammesso: «Cosa dovrei restare a fare per arrivare ancora secondo o terzo? Dopo Ronaldo, anche Crespo. Invece di rinforzarci, ci indeboliamo. Sono stufo di dare consigli, tanto nessuno mi ascolta. Se devono vendere Crespo, preferisco che vendano me. È meglio che vendano me. Cosa sto a fare qui? Avevo detto di prendere Veron, perchè è un grande giocatore, e si vince solo con quelli: è arrivato Veron? Certi dirigenti devono stare lontani, perché se mi prendono i 5 minuti li attacco tutti al muro». Non certo dello stesso tenore, ma allo stesso tempo incisiva, la risposta del numero uno nerazzurro: «Quella di Vieri - ha commentato Moratti - è stata una reazione emotiva, ma anche coraggiosa. E che in fondo non mi è dispiaciuta. Vuol dire che ha carattere. Forse un pò esagerata, ma d'altra parte lui ci ha abituato ad esternazioni simili. Christian ha parlato poi da amico di Crespo, e quindi la cosa è piuttosto comprensibile». Sulla possibilità che il giocatore venga multato dalla società il presidente ha glissato con una punta d'ironia: «Vedremo - ha risposto -, dipende anche dai dirigenti che dovrebbero essere attaccati al muro». Si prospetta una multa, ma Moratti, allo stesso tempo, spiega: «Titolari fissi nell'Inter? No, direi che l'unico è Vieri». Già la scorsa estate, quando l'Inter decise di privarsi di Ronaldo, il numero 32 non fece nulla per nascondere un evidente malcontento. Allora, però, c'era l'attenuante del rapporto ormai logoro tra il brasiliano e Cuper, poi l'acquisto di Crespo e l'aggravante che, come i suoi compagni di squadra, Vieri era reduce dal disastro del 5 maggio. Quasi un imperativo, quindi, parlare poco e pensare ad un rilancio. Ora, invece, la situazione è diversa. Lo stesso Bobo,non meno di qualche settimana fa aveva rifiutato la mega-offerta di Abramovich per non «tradire» Moratti, convinto che quello che sta per cominciare, potesse essere l'anno giusto. Per il momento i tifosi nerazzurri stanno dando ragione all'attaccante, ormai rimasto orfano. Le chat interiste non parlano altro e, nel pomeriggio di ieri, una ventina di tifosi sono andati a contestare la società (Moratti in primis) sotto la sede di Via Durini.

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