BASKET: MANCA SOLO LA FIRMA
«Nessun mistero - dice Brunamonti, g.m. della Virtus - dobbiamo limare alcuni dettagli economici. Aver visto però il giocatore nelle eccellenti condizioni in cui si è presentato ci riempie di gioia». Già, perchè il gigante di Chicago ha sorpreso tutto lo staff giallorosso facendo fermare la bilancia sui 121 chili, sei in meno del suo peso forma. «Ho lavorato duro questa estate - dice Griffith - per ritagliarmi questa nuova possibilità in Italia. Ho chiesto al mio agente di trovare una sistemazione nel vostro campionato e quando ho saputo che la società poteva essere Roma non ho esitato. Ritroverò amici come Brunamonti, Bonora, un play che ogni squadra vorrebbe avere perchè sa sempre cosa fare, ed un grande come Myers». Proprio lui, l'eterno nemico dei derby bolognesi. «Carlton è un giocatore come Michael Jordan Se sbaglia una volta non commette più quell'errore». C'è chi ha definito Griffith un «re Mida» della pallacanestro europea, avendo vinto praticamente tutto con le maglie del Tofas Bursa, del Maccabi Tel Aviv e dell'allora Kinder Bologna. «Non sono certo appagato da quello che ho fatto. Torno qui in Italia per ricominciare a vincere, perchè è per questo che gioco a basket». Che sia un leader è fuor di dubbio. Lui spiega perchè. «Io sono un giocatore che guarda molto poco al proprio score personale. Cerco di scegliere sempre la miglior cosa da fare per il bene della squadra». Cosa si aspetta da questa Lottomatica? «Ci sono un pò di giocatori nuovi da inserire ma questo non mi spaventa. È la stessa situazione in cui mi trovai a Bologna». Piero Bucchi nel momento in cui Griffith apporrà la firma in calce al contratto avrà a disposizione il degno sostituto di Daniel Santiago. «Si vede che Rashard - conclude il tecnico giallorosso - ha lavorato duro questa estate. E' voglioso di fare bene in una piazza come Roma». E per l'esterno extracomunitario? «Ora non abbiamo fretta, ma c'è una lista di nomi da cui uscirà il giocatore che cerchiamo».