Chivu, l'Ajax minaccia la Roma
Nella serata di ieri, l'Ajax è tornata a bussare alla porta di Trigoria chiedendo quelle garanzie bancarie pattuite per il passaggio di Christian Chivu in giallorosso. La settimana passata da Amsterdam era arrivata una richiesta simile, ma sembrava che l'allarme fosse rientrato dopo uno scambio di telefonate. Questa volta invece si tratta di una presa di posizione ben precisa da parte della società olandese. «L'Ajax chiederà aiuto al KVNB (la federcalcio locale ndr.), all'UEFA ed alla FIFA, per spingere la Roma a presentare la garanzia bancaria accordata per il trasferimento di Christian Chivu. E' stato deciso di adottare questa misura vista la mancata presentazione della fidejussione nei tempi previsti. Solo dopo averla ricevuta - conclude il comunicato - l'Ajax libererà il giocatore». Inoltre la squadra dei Lancieri ha deciso che qualsiasi altro passo in questa vicenda non verrà ne reso noto e neppure commentato. Insomma, un avvertimento chiaro, diretto e senza mezze misure il che significa che a questo punto o la Roma nel giro di pochi giorni rislove la situazione, oppure il difensore può allenarsi e giocare solo gare amichevoli perchè non arriverebbe il famoso transfer. La cifra stabilita a suo tempo è di quindici milioni di euro e non ci sarebbero stati problemi se l'iscrizione al campionato, le fidejussioni false ed interrogatori vari non si fossero dati appuntamento tutti nello stesso momento. Un maledetto accavallarsi di situazioni negative che ha fatto perdere di vista un pò tutto il resto. Da parte romanista regna comunque la calma nonostante le minacce dell'Ajax di rivolgersi in tutte le sedi possibili ed immaginabili per far valere i propri diritti. Per i giallorossi non c'è motivo di preoccupazione, la famosa fidejussione già esiste ed è quella di Capitalia ed entro pochi giorni sarà sul tavolo dei dirigenti olandesi che non dovranno fare altro che rispondere faxando a Trigoria quel documento che libera Chivu che, assicurano i dirigenti giallorossi, giocherà la prima di campionato con la maglia della Roma. Il motivo per il quale l'Ajax non ha ancora ricevuto il pagamento fa parte di un meccanismo piuttosto semplice e che, forse, la società di Amsterdam non ha capito al meglio. I giallorossi ancora non sono iscritti ufficialmente al campionato, colpa del raggiro cui sono stati coinvolti. Adesso hanno avuto sei giorni di tempo per mettersi in regola e quindi in questo momento la priorità è quella di versare le garanzie bancarie (7,5 milioni di euro) per far compagnia alle altre squadre nella griglia di partenza e poi saldare gli olandesi. Dalla parte di Capitalia, che fornirà entrambe le fidejussioni, tecnicamente non è possibile garantire il pagamento di un giocatore per una squadra ancora non iscritta e quindi è costretta a fare un passo alla volta. Descritto il quadro, i dirigenti giallorossi ostentano tranquillità che tutto andrà per il verso giusto senza dover mettere in mezzo gli organi federali internazionali. In ogni caso la storia giallorossa di questo periodo verrà ricordata come quella delle fidejussioni, parola che d'ora in poi farà presagire sempre che qualcosa può non essere andata per il verso giusto.