Diritti tv, si profila il monopolio di Sky
Ma è chiaro che più passano i giorni (e più ci si avvicina alla prima giornata di campionato di calcio), più aumentano le possibilità che Sky alla fine la spunti. Ma può la piattaforma di Murdoch assumere una posizione di monopolio? In effetti a normativa antitrust italiana e quella europea glielo consentono, anche se a determinate condizioni e con dei limiti potenziali. Le norme italiane antitrust per i diritti del calcio prevedono infatti che ciascun soggetto non possa acquisire più del 60% delle partite di serie A. Questa norma prevede però esplicitamente una deroga nel caso in cui non esista un secondo «acquirente». In sostanza non basta che ci sia un soggetto giuridicamente costituito: se quest'ultimo non è in grado di competere per ragioni tecniche o finanziarie, la sola piattaforma che rimane sul mercato può superare il limite del 60%. È ovvio che questo limiterebbe il potere di trattativa soprattutto dei club minori rimasti senza contratto (Ancona, Sampdoria, Brescia, Chievo, Empoli, Modena, Perugia), anche se l'antitrust ha comunque potere di vigilanza sui prezzi imposti dalla piattaforma. Gli stessi club che ieri hanno fatto sapere di considerare inadeguata l'offerta di Sky e di voler per questo rimanere legati a Gioco Calcio o addirittura di non voler giocare le prime partite. Questi club però, come chiarì nell'aprile scorso il commissario europeo Mario Monti col suo «si» condizionato da alcuni paletti alla fusione Stream-Telepiù, possono recedere unilateralmente dal contratto anche dopo solo 12 dei 24 mesi di validità prevista dall'accordo.