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Napoli, ricorso d'urgenza al Consiglio di Stato

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«Il ricorso al Consiglio di Stato - spiega l'avvocato Orazio Abbamonte, che difende gli interessi del Napoli - è motivato dal fatto che il decreto presidenziale provvisorio emesso da Passanisi verrà sottoposto alla convalida del collegio soltanto il 12 settembre quando il campionato sarà cominciato da due settimane. Il decreto, che sarebbe stato emanato per impedire danni irreparabili per il Catania, produrrebbe invece conseguenze irrimediabili per il Napoli». Il Consiglio di Stato, dopo il ricorso del Napoli, secondo Abbamonte, si pronuncerà sicuramente prima dell'inizio del prossimo campionato, che per la serie B è fissato al 30 agosto. Il legale sottolinea una serie di aspetti singolari nella vicenda. «Di certo - confessa - se fossi andato a un Tar proponendo una richiesta del tipo di quella di Catania, per di più ad un Tribunale incompetente territorialmente, credo che mi avrebbero messo alla finestra e non alla porta». E sui tempi, poi si accentrano gli altri rilievi di Abbamonte. «Ci si riunisce il 14 agosto - sottolinea - per esaminare il caso Catania e solo il 12 settembre per il reclamo del Napoli. Si viene fuori dall'ombrellone in pieno agosto per le ragioni dell'uno e poi non si ha il tempo di considerare quelle degli altri. La decisione di Passanisi influenzata dal tifo? Questo non lo so, so solo - conclude Abbamonte - che è catanese». Intanto il tecnico del Napoli, Andrea Agostinelli, si mostra comunque fiducioso: «a un'ipotesi di un Napoli in serie C non ci voglio pensare. Certo è una questione che si protrae da tempo, da quando eravamo in ritiro a Folgaria». La richiesta del tecnico è che «si metta presto fine a questa storia che non ha toccato e nè deve toccare nè me e nè i miei ragazzi che devono pensare solo a giocare. Col tempo però potrebbe anche determinare problemi».

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