«Avanti con Carraro, ma serve chiarezza»
Questo il reprimenda lanciato ieri dal presidente del Coni Gianni Petrucci al termine di una lunga e arroventata Giunta straordinaria riunitasi in tutta fretta dopo la nuova bufera sportivo-giudiziario che ha investito la già barcollante zattera della Figc. Petrucci ha spiegato di non aver mai preso seriamente in esame l'ipotesi di commissariare la Federcalcio, «non abbiamo mai pensato ad un'eventualità del genere». «Certo - ha continuato Petrucci - il campionato di calcio deve partire il 31 agosto, come previsto: ma serve maggiore certezza, a cominciare dalle regole. In ogni caso noi abbiamo la necessità prima di assumere iniziative di conoscere gli esiti delle indagini in corso». Il presidente del Coni ha scelto sì una linea d'attesa, ma con la guardia ben alzata e qualche colpo di riserva in canna. «L'etica, l'etica, l'etica...» ha detto il presidente Petrucci in avvio di conferenza. «L'etica tre volte...», ha ribadito il massimo dirigente dello sport italiano annunciando la scelta attendista, fatta tuttavia mettendo un pò di puntini sulle i e sottolineando che «così non si può andare avanti» e che d'ora in avanti il Coni terrà gli occhi ben aperti anche sulle vicende interne alla federcalcio e offrendo allo stesso Carraro «la disponibilità ad affiancare a tutti i livelli la Figc nell'inderogabile impegno a varare nuove norme idonee ad impedire l'insorgenza di situazioni negative simili a quelle verificatesi». Sulla stessa lunghezza d'onda anche Mario Pescante, ex numero uno del Foro Italico e sottosegretario dei Beni Culturali. «Ho difeso in passato l'autonomia dello sport subendo qualcosa di più di una pesante invasione di campo da parte del governo di centrosinistra. Cosa c'è da attendersi per il futuro? Sarà coerente con i due anni di attività di un governo che nei confronti dello sport non ha mai mancato di far sentire la sua voce quando era necessario e legittimo e che tuttavia ha sostenuto il movimento sportivo con provvedimenti legislativi attesi da decenni: parlo della legge sulle società sportive dilettantistiche, di quella sulla violenza negli stadi, la legge Onesti, 700 miliardi di vecchie lire ridistribuiti alle regioni per l'impiantistica sportiva. E poi le norme in soccorso del calcio. In futuro si attende la riforma del decreto Melandri ed una conferenza nazionale dello sport anche per fare un esame compiuto ed attuale della legislazione vigente».