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Mancini sposa il tridente

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Domani col Benfica spazio al modulo più offensivo. Corradi: «Siamo pronti»

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Senza paura, con la squadra votata all'attacco per rendere meno insidioso il ritorno tra quindici giorni ad Oporto: dentro Lopez a centrocampo per un tridente mascherato neanche troppo con Inzaghi e Corradi a fare i guastatori nella difesa del Benfica. Del resto come si può rinunciare a in una partita così importante a Simoncino, il bomber europeo più prolifico della storia biancoceleste. Mancini che ieri sera ha fatto allenare la squadra a porte chiuse sul terreno dell'Olimpico appena rizollato dal Coni, punta sui tre attaccanti rimasti. Resta in piedi, seppure con minori possibilità, l'ipotesi Giannichedda a fianco di Albertini con l'avanzamento di Stankovic e l'argentino più avanti. Spazio al tridente Anche Corradi sposa le scelte del tecnico: «Aspettiamo le decisioni di Mancini, ma non sarebbe una novità. È una formula che abbiamo utilizzato anche in altre occasioni che ci ha consentito di ottenere dei risultati importanti. Per quanto mi riguarda non ci sono problemi, ci sacrificheremo per cercare di ottenere il miglior risultato possibile: conta solo passare il turno ed entrare nel tabellone principale della Champions League». Corradi carica L'attaccante ritrova l'Europa dopo un anno passato in tribuna: pochi minuti con la maglia dell'Inter contro lo Sporting di Lisbona ed il resto della stagione da spettatore a guardare e a soffrire per i propri compagni di squadra fino alla disfatta di Oporto. «Siamo pronti a prenderci una bella rivincita anche se l'avversario non è lo stesso - afferma Corradi - la squadra sta bene, è consapevole di dover completare l'opera e coronare nel migliore dei modi quanto di buono è stata in grado di fare nella passata stagione. È un momento molto importante per tutti: personalmente sto bene, anche se non sono ancora al meglio della condizione fisica». Corradi e l'Europa, una storia scritta sempre in portoghese: contro lo Sporting Lisbona l'esordio assoluto nelle competizioni europee con la maglia dell'Inter, ora di nuovo una formazione lusitana per il nuovo battesimo laziale senza dimenticare la trionfale notte di Genova con la maglia della nazionale - esordio con gol al Portogallo di Scolari - che ha parzialmente ridotto l'amarezza per un esilio forzato figlio di un regolamento quantomeno discutibile. «La partita contro lo Sporting di Lisbona non mi regalò particolari emozioni: sono stato pochi minuti in campo senza provare sensazioni particolari, senza sentire quell'atmosfera particolare che vivi solo nelle grandi partite. Sarà una notte speciale e la voglio vivere da protagonista: sogno il mio primo gol in Europa». Tifosi in fermento Intanto ieri sono stati venduti altri 350 abbonamenti e si è superata quota 36.600. In pratica ne mancano poco più di un centinaio per brindare al primo obiettivo stagionale che era quello di raggiungere il record storico di tessere stabilito con 36.752 stabilito nel '99-2000. Inoltre sono circa 18.000 i biglietti «staccati», un buon numero e ci sono ancora 24 ore di tempo per assicurarsi il prezioso tagliando. Anche se non si può avere la certezza su quanti abbonati per il campionato eserciteranno il loro diritto di entrare gratis domani sera all'Olimpico (molti sono in vacanza lontano da Roma e difficilmente rientreranno), è facile prevedere almeno 55.000 spettatori per questa delicata sfida contro il Benfica. Dirige Fandel La gara di domani sera sarà diretto da una terna tedesca: arbitro sarà Herbert Fandel, i guardalinee Sateher e Soltow, quarto uomo Koop. L'ultima partita di Fandel in Europa con una formazione italiana fu Roma-Ajax del 19 marzo, gara che si concluse con il risultato di 1-1. E i tifosi laziali fanno gli scongiuri perché un epilogo del genere sarebbe davvero preoccupante.

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