Il tecnico friulano elogia il «suo» capitano ora più che mai leader della nuova Roma
Torna con una Roma bella e in grande crescita, con tutte le carte in regola per iniziare una stagione di riscatto e puntare nuovamente in alto. Torna soprattutto con un grande Capitano, mai così in forma e sempre più leader di questa Roma. «Totti adesso è da Pallone d'Oro» attacca Capello, che prima d'ora non aveva mai detto questo del suo capitano. Lo ha visto crescere, giocare da «capo» assoluto del gruppo lì in mezzo, sacrificarsi all'attacco quando non non c'era la punta che serviva e iniziare a prender gusto con la porta. Ora ha trovato anche il feeling con i calci piazzati e questo completa il ritratto del suo giocatore «modello»: Totti. «Siamo una squadra molto competitiva» continua il tecnico sul gruppo che ha appena ricondotto in Italia. «Anche giocando in nove abbiamo dimostrato di poter disputare una partita su ottimi livelli. Eppoi — spiega nel dettaglio — la squadra si è auto-convinta che può crescere ancora. Ora c'è la consapevolezza di poter fare molto meglio e di poter lottare per il vertice». Insomma il bilancio di questo primo squarcio di stagione è più che positivo e Capello non nasconde l'entusiasmo di avere di nuovo per le mani un gruppo all'altezza: anche se poi il più carico alla vigilia sembra proprio lui. «Sì, il bilancio di questa prima parte di stagione è molto positivo. Abbiamo un bel gruppo, c'è voglia di riscatto e si vede». Anche parlando di singoli Capello, stranamente, non si tira indietro. «Sono contento per Pelizzoli, finalmente ha avuto qualche soddisfazione, mi sembra ritrovato. Qualche rammarico invece per Montella che ha potuto giocare solo 45 minuti in Austria a Irdning e venti in Messico. Spero di riaverlo presto, perché è un elemento che serve a questa Roma. Peccato anche per Delvecchio che finora è riuscito a giocare ben poco. Anche lui mi sembra abbia voglia da vendere». Capello è tranquillo sulla questione delle fidejussioni che sta scuotendo il mondo del calcio italiano. In Messico si è sentito solo l'eco della vicenda, ma la cosa non preoccupa il tecnico giallorosso. «Su quel fronte sono tranquillo, il presidente Sensi sistemerà tutto». La Roma è pronta dunque, pronta per ripartire all'inseguimento della Champions League, obiettivo minimo per la prossima stagione. E poi chissà, magari strada fancendo... Spopola in Francia Il capitano giallorosso spopola anche in Francia. Ieri «Le Monde» trattava l'argomento Totti e le sue barzellette in prima pagina. In una corrispondenza da Roma il giornale racconta «la brillante operazione mediatico-commerciale che ha permesso al giocatore di dimostrare il suo senso dell'umorismo facendo al tempo stesso una buona azione» a favore dell'Unicef e dei servizi sociali del comune di Roma, destinatari dei proventi delle vendite del libro. Un successo folle - 600mila copie vendute - per il libro sul capitano della Roma, «che ha sostituito i carabinieri finora obiettivo preferito delle barzellette», scrive Salvatore Aloise. «È considerato un grande campione, ma anche i suoi supporter più incondizionati sono pronti a ridere di lui, considerato il prototipo del romano autentico, un po' spaccone e ingenuo. All'inizio seccato, Totti ha capito che era meglio far buon viso a cattivo gioco e non ha esitato a pubblicare le storielle». La classe non è acqua e anche in questo Totti è stato un vero fuoriclasse.