Cosmi: «L'Europa per la nostra città»

Libertà per Serse Cosmi, che a fine stagione avrebbe la possibilità di mettersi in discussione in una realtà più importante di quella umbra. Libertà per Ze Maria e Grosso, che, una volta vinta la finale Intertoto col Wolfsbrug, potranno lasciarsi andare al dolce richiamo delle sirene d'Oltremanica e trasferirsi a Londra, sponda Tottenham. Su Grosso c'è anche l'Everton, la seconda squadra di Liverpool. Insomma, l'andata della finale di Intertoto in programma oggi (ore 20.45) al «Renato Curi» vuol dire molto per il Perugia, che in Europa non mette piede dagli anni Settanta, quando in panchina sedeva Ilario Castanger e il presidente era Franco D'Attoma. Altri tempi. Ma il prossimo 26 agosto, data della gara di ritorno in Germania, il sogno di Luciano Gaucci di vedere il suo Grifone in Europa potrebbe divenire realtà, con tutti i vantaggi economici che ne deriverebbero. Prima, però, c'è da battere il Wolfsburg di Andres D'Alessandro, astro nascente del calcio argentino in predicato di trasferirsi in club blasonati (Juventus e Barcellona), prima di inchinarsi ai soldi della squadra tedesca. Per arrivare in grande spolvero all'impegno più importante della stagione (e siamo solo in agosto) contro il Wolfsburg, il Perugia ce l'ha messa tutta. In Valnerina, nel ritiro di Roccaporena, Cosmi ha fatto effettuare ai suoi uomini due sedute al giorno. Solo ieri il Perugia ha rifiatato un po', tornando in città per sostenere la rifinitura serale al Curi. Cosmi ha detto di essere orientato a confermare la stessa formazione che ha eliminato il Nantes, con un unico dubbio: «Restano in ballottaggio Gatti e Obodo per un posto a centrocampo. In ogni caso, molto dipenderà dal Wolfsburg, che è una buona squadra. Anche se ha perso 4-0 col Borussia Dortmund, noi non dobbiamo assolutamente rilassarci. D'Alessandro è un talento vero, che può risolvere da solo la partita. Noi abbiamo il dovere morale di vincere per la città e la gente di Perugia. Possiamo realizzare una grande impresa».