Virtus come la Fiorentina, riparte da zero Bologna verrà iscritta al campionato B eccellenza. Madrigali non si dimette
Se inizialmente l'accostamento tra le due realtà è stato fatto per la drammaticità delle decisioni prese, a ventiquattr'ore di distanza dalla cancellazione che, in rispetto delle regole, la Fip ha fatto di una delle società più titolate d'Europa, ecco tornare il paragone. Ma questa volta per le prospettive future. Come successo alla società di calcio viola anche la bianconera compagine di basket starebbe per rinascere dalle proprie ceneri. Mentre Madrigali, il presidente che ha condotto la vecchia Virtus al tracollo, si prepara ad una dura battaglia giduziaria, che lo vede tra l'altro iscritto nell'elenco degli indagati da parte del Procuratore Aggiunto Luigi Persico, per violazione delle norme societarie e per false comunicazioni sociali, in città una cordata di imprenditori si prepara a guidare un nuovo soggetto cestitico cui la Fip, in accordo con la Lega Nazionale, consentirebbe l'iscrizione alla serie B d'eccellenza, grazie anche a delle probabili rinunce di compagni in difficoltà economica. Insomma il blasone, la gloria conqusitata sul campo, i tanti tecnici e giocatori prestati alle squadre Nazionali, sarebbero il passaporto con cui alla nuova proprietà si schiuderebbero di nuovo le porte del basket che conta. Certo non la serie A, da cui la vecchia Virtus è stata esclusa per l'inadempienza sul lodo-Becirovic e per problemi sulla fidejussione a garanzia dell'iscrizione al campionato, ma a due serie di distanza, nel gradino più alto della cadetteria. E per almeno una stagione a referto la società non potrebbe certo risultare come Virtus Bologna. Ma questo, rispetto alla scomparsa totale o all'umiliazione di ripartire dal campionato di promozione, sarà superato. Insomma qualcosa si muove. Ed intanto sono arrivate le prime dichiarazioni del Presidente del Coni, ed uomo di basket, Gianni Petrucci. «Sul piano sentimentale per me, che in quel mondo ho vissuto per tanto tempo, è una perdita molto grave. Ma ci sono delle regole e vanno rispettate. Mi auguro che ora il basket si ricompatti per superare questo momento. Siamo pronti ad ascoltare istanze nel pieno rispetto delle decisioni prese». Insomma un'apertura ad una soluzione di buon senso che non faccia disperdere il patrimonio di una società gloriosa come la Virtus rispettando però la legittima decisione presa dal Consiglio Federale della Fip. Che a sua capo vede ancora il presidente Maifredi, il grande assente della storica giornata. Chi si aspettava le sue dimissioni, anche per l'evidente contrasto con il suo governo, è rimasto deluso. Maifredi è ancora al suo posto, anche se i segnali di insofferenza verso di lui sono tangibili. Nel frattempo la Lega di serie A ha compiuto le prime mosse per identificare la società che sostituirà la Virtus fissando nelle ore 12 del 13 agosto il termine ultimo per la presentazione della domande. Queste saranno poi esaminate e verrà stilata una graduatoria in base ai requisiti richiesti. Chi ha preso tempo, invece, è l'Uleb, la struttura che gestisce l'Eurolega. A rigor di logica la vecchia Virtus potrebbe anche prendere parte alla competizione che è gestita da un ente privato e non associato alla Fiba. Ma l'Uleb vuol vederci chiaro ed ha chiesto alla Lega di Serie A una relazione dettagliata che sarà poi vagliata dal proprio Ufficio Legale. Quindi sarà presa una decisione. Ma l'ipotesi più probabile è che la quarta squadra italiana nella prossima Eurolega, assieme a Benetton Treviso, Skipper Bologna e Lottomatica Roma, sarà la Montepaschi Siena.