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TORINO — C'erano centinaia di persone, vip, avvocati di grido e giovani procuratori, tutti con le lacrime ...

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Sulla sua bara nessun fiore, solo la toga nera da avvocato. La parrocchia di S. Massimo, nel centro di Torino, è stata affollata, in una caldissima mattinata, da autorità cittadine e regionali, esponenti del mondo economico: tra questi l'amministratore delegato della Fiat, Giuseppe Morchio, il vicepresidente Franzo Grande Stevens, anche lui avvocato, il presidente di Mediobanca Gabriele Galateri di Genola; più sparuta, invece, la rappresentanza del mondo sportivo. Era assente — come d'altronde la famiglia Agnelli — la Juventus, che ha vertici societari e squadra impegnati a New York per la Supercoppa italiana in programma domani sera. A rappresentare il club bianconero il capo ufficio stampa, Enrica Tarchi, ma la società campione d'Italia ha promesso che si «rifara», rendendo omaggio al suo presidente degli ultimi 13 anni nella messa di trigesima. Sarà molto probabilmente l'avvocato Franzo Grande Stevens, uno degli avvocati civilisti più noti del Foro di Torino, a succedere a Vittorio Caissotti di Chiusano alla presidenza della Juventus.

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