Col cileno e Alberto, anche Jorgensen e Muzzi: Baraldi ci prova. A ore la risposta del giapponese
Il grafico del mercato biancoceleste regala emozioni in altalena. L'ora della verità si staglia però all'orizzonte: da domani si chiuderà il cerchio. Punto primo, Nakata. Il giapponese non ha ancora risposto alle lusinghe biancocelesti: l'accordo tra Lazio e Parma è stato già suggellato. Senza Negro, magari con l'inserimento di Colonnese che a Prandelli non dispiace affatto. Baraldi però ha chiuso l'affare con Tanzi (giovedì) per il prestito secco. I segnali, oltre la cortina fumogena eretta dalle parole del talento nipponico, non sono incoraggianti. Almeno al momento. Si attende, ma l'apertura di martedì e la promessa di riduzione dell'ingaggio sembrano finiti in archivio. Nakata sembra abbia virato nell'altra direzione, cioè verso il «no» ma la Lazio attende ancora. Il contatto telefonico con Mancini non ha ancora spostato l'ago della bilancia dalla parte biancoceleste. Segnali positivi sul fronte-Udinese. Pizarro è sempre più vicino, ieri anche Pozzo ha ammesso che sì, la trattativa s'è riaperta e stavolta potrebbe andare in porto. Definitivamente. Appuntamento martedì: nell'affare, oltre al cileno e Alberto, dovrebbe rientrare anche Jorgensen e la società proverà a metterci dentro Muzzi. Dopo il «no» di venerdì, insomma, ci si riproverà. La Lazio offre 1,5 milioni per strappare la punta a Pozzo che stavolta ha in mano il sostituto, cioè Kallon (scambio con Jankulosvki). Infine Stankovic. Il manager Fioranelli, che ha rotto il fortunato matrimonio professionale con Morabito, sembra spingerlo verso la Juve, che nel 2004 rileverebbe il cartellino a parametro zero. La Lazio (che attraverso l'avv. Latino, vicino all'entourage di Fioranelli, ha ricevuto un'altra istanza di fallimento da De La Pena, schermaglia per il recente screzio con il manager) aspetta con ansia. Sarà il giocatore a decidere la verità, ma il tempo stringe. Dubbio Lopez Trattative, dialogo serrato, ipotesi di compromesso. La Lazio le sta tentando tutte per trattenere il Piojo in biancoceleste, uniformando l'ingaggio dell'argentino ai parametri dello spogliatoio. La decurtazione del 10%, proposta da Hidalgo, manager dell'attaccate, non sembra però essere la condizione necessaria e sufficiente per la definitiva fumata bianca. Insomma si dovrà trattare ancora. Anche se adesso emerge qualche crepa nell'idillio che sembrava potersi ricomporre, dopo la messa in mora di fine maggio. Le sirene inglese ammaliano Lopez. Arsenal, ma soprattutto Chelsea. Due ipotesi che potrebbero prendere corpo nelle prossime ore. La Lazio, per la conferma del Piojo, non fa sconti. Alternative: Mutu è il sogno, Kamara solo un'alternativa per il parco-attaccanti. Favalli verso Milano L'Inter ha riallacciato i contatti per il laterale biancoceleste. Dalmat ha rifiutato il trasferimento al Middlesbrough: la trattativa può quindi riprendere. Anche se con una variante: Pasquale al Chievo, con Lanna in nerazzurro e poi alla Lazio insieme al centrocampista francese. Sussurri di radio-mercato: l'altra pista parla di Kallon o Ventola, come contropartita parziale per il capitano biancoceleste. Ieri Cinquini, dalle frequenze di Radio Azzurra, ha sottolineato che «la società vuole tenere Favalli e farà di tutto per scongiurare la sua partenza». Cavalleri, manager del terzino, spinge però per l'addio immediato: esigenze personali e professionali, per una scelta che non può più essere rimandata. Oltre a Lanna e Pasquale, c'è anche l'idea Pisano ma ci sarà semmai da considerare l'aspetto numerico: la Lazio deve pensare anche a sfoltire la rosa. Con Baggio più lontano dal Wolverampthon le altre trattative potrebbero essere congelate. Solo per qualche ora: mercoledì infatti la società dovrà consegnare la lista per la Champions, valida per il turno preliminare. Lo spartiacque del mercato, l'ultimatum per accelerare scelte e decisioni. La Lazio non può più attendere. Società: un gruppo di San Marino vorrebbe rilevare le quote, lunedì appuntament