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Roma, oggi prima amichevole messicana

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Qui, almeno stando al programma, dovrebbe giocare quattro amichevoli (la prima oggi ore 17 locali), che serviranno a Capello per continuare a sperimentare la squadra in vista dell'inizio del campionato, previsto per il 31 agosto. Anche in terra messicana presumibilmente il mister di Pieris schiererà una formazione con quel tridente d'attacco che, finora, va considerato come la novità tattica più rilevante emersa in questo inizio di stagione. Una soluzione, quella con Totti e Cassano alle spalle di un unico uomo d'area (sia esso Montella, o il possibile nuovo acquisto dalle caratteristiche simili a quelle del bolognese Cruz, o anche Delvecchio, riproposto nel suo antico ruolo), che è ora resa attuabile dalla partenza di Cafu, che nella vecchia Roma finiva spesso con l'essere un uomo in più in attacco e uno in meno a centrocampo, con la squadra che si sbilanciava più del lecito. Proprio il mantenimento degli equilibri tattici, d'altronde, è stato sempre opposto da Capello a chi in passato gli chiedeva più coraggio. E così per lui il modulo con Delvecchio che partiva da attaccante atipico largo a sinistra sulla linea mediana, dava più affidamento di quello con tre punte vere più Cafu tanto che, anche nella stagione passata, nonostante l'esplosione di Cassano lo ha riproposto in quattordici partite di campionato (4 vittorie, 6 pari, 4 sconfitte, 25 gol segnati in totale di cui 14 delle punte) e tre di Champions (vittoria a Madrid, 1-1 con l'Aek e 1-3 con l'Arsenal all'Olimpico). Solo tre, invece, le gare in cui nel torneo passato ha schierato la Roma con un tridente simile a quello che sta provando ora: Roma-Modena 1-2 (con Totti e Montella alle spalle di Batistuta); Roma-Udinese 4-1 (prima con Totti e Cassano alle spalle di Montella, poi con quest'ultimo e il capitano dietro a Batistuta); Roma-Reggina 3-0 (prima con Totti e Cassano alle spalle di Batistuta, poi con Montella al posto del barese). In queste partite la Roma segnò otto reti e ben sei vennero realizzate dalle punte (quattro da Totti, una ciascuno da Montella e Bati). Al di là della rocambolesca sconfitta col Modena la Roma vinse le altre due partite segnando la bellezza di sette reti. Ma non basta. Se prendiamo in considerazione gli ultimi tre campionati, infatti, scopriamo che in partenza Capello si è affidato al tridente pesante (cioè senza Delvecchio falsa punta) in nove partite e che di queste la Roma ne ha vinte sette (con tredici gol degli attaccanti), pareggiata una e persa una (quella famosa col Modena). Precedenti che ci fanno pensare che la strada intrapresa in Austria possa essere quella giusta per far esprimere al massimo la squadra in attacco e per esaltare le doti del duo tutto fantasia composto da Cassano e Totti. Due che, quando giocano insieme partendo da dietro, con i loro scambi in velocità sono in grado di impensierire chiunque e di liberare più volte al tiro l'unico attaccante che hanno di fronte.

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