I tifosi romanisti sono davvero unici.

Probabilmente è il primo dirigente della storia del calcio mondiale ad essere stato gratificato persino con uno striscione («sia lode a te Franco Baldini»), esposto in bella vista nell'amichevole con il Fulham. Di gradevole aspetto, la parola fluente, dotato di ironia e di una cultura rara nell'ambiente, Baldini piace per la sua concretezza, per l'abilità nel mercato, per le doti diplomatiche che gli permettono di fungere da ammortizzatore tra Sensi e Capello. Non sembra, poi, il solito mercenario che saltella da una società all'altra. Di tutto ciò gli è grata la torcida giallorossa, che in un amen ne ha fatto una icona, quasi fosse Totti. Sconfitte salutari La Lazio prende quattro gol da una squadra messicana, nella partita che ha concluso la sua renumerativa torunée nordamericana, e apriti cielo, con il dilagare di veementi polemiche: trasferta logorante e, dunque, dannosa in vista del preliminare di Champions League; il gruppo non è più compatto come nella scorsa stagione. Questi i tormentoni che già rimbalzano dalle radio private alle pagine dei giornali, dimenticano quanto sia bugiardo il calcio estivo, denso di promettenti goleade di sconfitte brucianti da prendersi con estrema cautela. Gli stessi commentatori che fino a qualche giorno fa vedevano nella Lazio una squadra da scudetto adesso si avventurano in fosche previsioni, mentre sarebbe più saggio attendere il confronto con il Benfica, appuntamento decisivo per i destini europei dei biancazzurri, prima di emettere sentenze. Ma il pallone contaminato dal business ha sempre più fretta, tanto da avere contagiato pure la critica. Vivaio Azzurro Come sia ridotto il calcio italiano, dal punto di vista dirigenziale, organizzativo ed economico, non è un mistero. Ma, se si resta al puro fatto tecnico, non si può non rallegrarsi. È, infatti, un continuo, sorprendente fiorire di nuovi talenti. Lo conferma il recente successo della Under 19 agli Europei di categoria. Una vittoria che si aggiunge alle imprese della Under 20 e della Under 21. Quindi non è un caso. Il che, al di là delle insopportabili beghe quotidiane, è una ventata di aria buona per l'intero movimento.