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di MASSIMO CICERCHIA SVANISCE anche il sogno del Settebello.

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Per gli azzurri comunque una medaglia d'argento che riscatta la brutta figura rimediata un mese fa agli Europei in Slovenia. La squadra è apparsa più matura e sicura dei propri mezzi e si è arresa soltanto alla forte Ungheria. I Magiari hanno condotto la partita fin dall'inizio meritando il successo. Gli azzurri hanno ribattuto colpo su colpo : per due volte sotto di due gol, sono sempre riusciti a recuperare, fino ad arrivare ai supplementari: gol di Postiglione a 42" dalla fine e i tempi regolamentari si sono chiusi 8-8. Negli extra time i fuoriclasse di Kemeny hanno fatto la differenza: Biros nel 1° tempo, Bendedk e Kiss su rigore nel 2° hanno chiuso il match. Per l'Italia inutile gol di Angelini a pochi secondi dalla fine. L'Ungheria ha vinto 11-9 e si è laureata Campione del Mondo. L'Italia si può consolare con la qualificazione olimpica e con gli elogi del Presidente del CONI Gianni Petrucci. Adesso, dopo un periodo di meritato riposo, il Settebello è atteso dalla Final Six di World League a New York. Nel nuoto sono stati i Mondiali di Michael Phelps e di Alexander Popov. I due volti del nuoto internazionale. Il 18enne americano, autentico talento naturale, che a Barcellona ha vinto i 200 farfalla e i 200 misti con altrettanti record del mondo e il 32enne russo, plurimedagliato della velocità, che vincendo i 50 e i 100 stile libero individuali e insieme ai compagni la staffetta 4 x 100 stile libero ha dimostrato di essere ancora il più forte, integro fuori e dentro. Nella finale dei 100 farfalla, però, Michael Phelps si è dovuto «accontentare» della medaglia d'argento. Pur nuotando sotto il suo record mondiale è finito alle spalle del connazionale Ian Crocker, di tre anni più grande, che ha vinto sorprendendo tutti (e forse anche se stesso). Crocker ha chiuso con il nuovo primato mondiale di 50"98, Phelps non gli è stato da meno con 51"10. il record precedente apparteneva a Michael Phelps con 51"47 che lo aveva appena stabilito venerdì in semifinale. L'altro protagonista è stato l'inossidabile Alexander Popov che sembra non sentire l'età. Ieri nella finale dei 50 stile libero Popov è partito male dal blocco ma è uscito bene dall'acqua. » stato sempre avanti ed è andato a vincere in 21"92. Una prestazione straordinaria. Per tre volte ha nuotato i 50 stile libero sotto i 22" (in batteria 21"98, in semifinale 21"99) ed è sempre stato davanti a tutti fin dall'inizio. Il campione russo, che ora vive in Svizzera dopo essere stato per un periodo in Australia, accetta i complimenti di tifosi e giornalisti ma precisa: «Non c'è niente di incredibile, ho fatto soltanto quello che dovevo fare. È vero, non sono più giovanissimo, ma il mio segreto è semplice: mi piace ancora nuotare e questo mi da la forza per continuare a questi livelli». In chiave azzurra la giornata di ieri ha detto poco. Christian Minotti si è qualificato per la finale dei 1500 stile libero in programma oggi pomeriggio. Per il romano il sesto posto nelle batterie con il tempo di 15"14'84. Roberta Crescentini si è fermata alle semifinali dei 50 rana con 32"21. Oggi, nell'ultima giornata di gare dei Mondiali, sono attesi Alessio Boggiatto e Massimiliano Rosolino nei 400 misti.

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