Carraro querela Cellino, il Coni chiede fair play. A fine agosto il decreto salva giustizia sportiva Il Tar conferma: «Il Catania è in B»
Il caso-Catania ieri ha dato vita all'ennesimo colpo di scena. I tifosi etnei, dopo aver promesso una marcia su Roma, sono passati ai fatti. Durante l'udienza del Tar di Sicilia, infatti, i tifosi catanesi hanno contestato i legali di Federcalcio e Coni. Ma è stato solo uno dei tanti episodi accaduti ieri. Nella stessa udienza, i legali del Catania hanno chiesto al Tar di Sicilia di attendere il deposito della motivazione della Caf sul caso Grieco prima di pronunciare la sentenza. Figc e Coni si sono opposti. La richiesta dei legali del Catania è stata l'emissione delle due sentenze «brevi» sui due decreti presidenziali, tuttora in vigore, che hanno imposto a Figc e Lega l'iscrizione della società siciliana in serie B. Alla fine, nel tardo pomeriggio di ieri, le due sentenze sono state confermate dal Tribunale Amministrativo siciliano. Per la seconda sezione del Tar di Siclilia, il Catania, quindi è in B, ferma restando l'impugnabilità delle sentenze dinanzi al Cga di Palermo. Intanto, c'è da risolvere la grana-calendari, la cui stesura è in programma il prossimo 31 luglio. Difficile che tale data possa essere rispettata. Lo slittamento dei calendari, inoltre, potrebbe creare qualche problema al regolare inizio del campionato, il prossimo 31 agosto. Il sottosegretario Mario Pescante ieri è stato categorico, esprimendo fiducia sul regolare inizio dei tornei di serie A e B. Ha detto Pescante: «La soluzione è dietro l'angolo. Anche il Governo si attende una risposta immediata». Già, ma quale soluzione? Quasi sicuramente, il prossimo campionato cadetto sarà costituito da 21 squadre e non da 24. Il Tar di Salerno, com'è noto, ieri l'altro ha rinviato al 28 agosto l'udienza sul ricorso della Salernitana per risalire in serie B. Di fatto, i campani si sono visti tagliare fuori dalla corsa alla promozione «giudiziaria», e, con loro, Cosenza e Genoa. Adesso toccherà fare accettare (magari con soldi o agevolazioni fiscali) la B allargata agli altri club della cadetteria, che si sono opposti a una B con più di 20 compagini. Franco Carraro, intanto, si sta muovendo per arginare gli attacchi degli oppositori. Così, ieri, Carraro ha reso noto che il prossimo 30 luglio chiederà al Consiglio Federale l'autorizzazione per querelare Massimo Cellino, presidente del Cagliari, che ieri l'altro si è espresso in termini ben poco lusinghieri nei confronti presidente federale. La querela sarà in sede penale. Tra l'altro, anche la Salernitana ha chiesto alla Figc l'autorizzazione per querelare lo stesso numero uno del Cagliari, il quale in serata ha replicato: «Tutto quello che ho detto corrisponde alla realtà e posso dimostrarlo. Non ho detto bugie e sono dalla parte della ragione. Carraro può querelarmi anche senza l'autorizzazione del Consiglio Federale». In tanto caos, un richiamo alla decenza è arrivato dal presidente del Coni, Gianni Petrucci: «Adesso basta con gli insulti. Negli altri sport l'insulto non è possibile. Nel calcio sì. Chiedo che la si faccia finita. Non è possibile scadere così». Per evitare, in futuro, altre beghe simili, il prossimo 28 agosto, Pescante presenterà in Consiglio dei Ministri un decreto (già annunciato dal ministro Urbani) per evitare antinomie tra legge ordinaria e legge sportiva e per definirne rispettive le competenze.