TOUR DE FRANCE: OGGI FRAZIONE PER VELOCISTI
Fratturato dal secondo giorno di gara, alla clavicola sinistra, per il qual motivo l'intero emisfero boreale è qui a chiedersi come diavolo abbia fatto l'americano junior (il senior è Lance) a resistere 15 giorni con l'osso rotto, ad andare in bici restando sempre coi migliori, perdendo soltanto lo stretto necessario quando proprio non poteva farne a meno. Hamilton aveva invece la faccia di uno che massì, cosa volete che sia, una fasciatura rigida e si va. E mentre attirava su di sé le attenzioni e l'affetto di migliaia di appassionati, colpiti da tanto ardimento e dal vederlo sputare l'anima per resistere al dolore, le tappe passavano e il dolore stesso si faceva di giorno in giorno più sopportabile. Così ieri Tyler ha deciso che era giunto il suo momento. «Adesso o mai più», visto che poi le montagne finivano e non si poteva più attaccare, e l'unica maniera che Hamilton aveva per chiudere il Tour con l'anima in pace era di provare a far saltare il banco con un'azione da lontano. Partito sul Soudet, a 150 km dall'arrivo, Tyler ha raggiunto un gruppetto di fuggitivi scattati in precedenza, e ai 100 km, sul Bagarguy, è rimasto solo con se stesso e con la sua idea fissa. I 5' di vantaggio sul gruppo e la crono di sabato (a lui amica) lo proiettavano addirittura sul podio; si capiva che comunque Armstrong, riconoscente per il gesto dell'altro giorno (quando Hamilton aveva caldamente invitato il plotone a non attaccare Lance caduto), lasciava fare. Così erano la Telekom di Vinokourov e la Euskaltel di Mayo e Zubeldia a lavorare per ridurre il margine e per salvaguardare i capitani. Infatti il vantaggio scendeva (era ancora di 4'50" ai 25 km, al traguardo sarebbe stato di 1'55", buono per scavalcare Basso al sesto posto), ma l'impresa era ormai in porto. La gioia incontenibile di Hamilton nell'ultimo chilometro lasciava anche trasparire un certo rimpianto: «Dove sarei senza questa dannata frattura!», e ha ragione. Oggi si riaffacciano sul proscenio i velocisti nella piattissima Dax-Bordeaux (203 km). Buona volata a tutti.