CICLISMO: IL TOUR RIPARTE DA PAU
Armstrong: 60%, capace di risollevarsi quando tutti gli stavano già prendendo le misure per celebrarne il funerale sportivo, ha dimostrato che se il fisico lo avesse accompagnato sin da avvio Tour, non avremmo vissuto questa incertissima ed emozionante edizione del Centenario. Il più, comunque, è fatto: deve stare attento oggi a qualche colpo di mano sul Bagarguy, e sabato deve dare tutto per non perdere più di un minuto da Ullrich. Ma se i bioritmi sono almeno un po' indicativi, il suo sembra in forte crescita. E non ci stupiremmo se a Nantes contro il tempo Armstrong vincesse pure. Ullrich: 35%, dopo essersi conquistato un posto fisso nei cuori di tutti gli sportivi per non aver attaccato Armstrong quando quello era caduto, lascerà da parte ogni tentazione di bontà e sabato proverà a ripetere la clamorosa crono di Cap'Découverte, quando staccò Lance di 1'36". Allora ci riuscì in 47 km, stavolta dovrebbe farlo in 49. Unico ostacolo, e non da poco, è che la maglia gialla non è più pallida ma al contrario molto vigorosa, e difficilmente ripeterà la prestazione sottotono (che pur gli valse il secondo posto dietro a Jan) di venerdì scorso. Vinokourov: 5%, ma solo perché ci siamo illanguiditi con la tappa di Luz Ardiden e quindi ora siamo disposti a romanticheggiare sul ciclismo eroico, quello che non esclude la fuga pazza quando nessuno se l'aspetta. Il kazako avrebbe soltanto oggi per partire all'arrembaggio e provare a staccare di almeno cinque minuti i primi due. Poi nella crono dovrebbe difendersi con tutto se stesso dal ritorno dei molossi. Praticamente impossibile, ma non poniamo limiti alla provvidenza.