La Ferrari pensa positivo
Jean Todt sintetizza così il risultato inglese, lo strepitoso successo di Rubens Barrichello e il quarto posto di Michael Schumacher che, per come sono andate le cose in pista, è più che soddisfacente. «Potrei cominciare facendo il sarcastico - dice il capo della scuderia Ferrari - dire che l'inutile è tornato utile». Il riferimento alle critiche «ingiuste» riversate su Barrichello è evidente e Todt spiega così il suo sarcasmo: «Chiarisco: quello che era inutile ha dato un grande aiuto per il titolo. Forse la pressione della stampa è stata utile». La Ferrari ha messo pressione a Barrichello? «Non c'era alcuna ragione perchè noi lo mettessimo sotto pressione. Lo abbiamo sempre aiutato. A volte basta capire, cercare di dare un contributo». Ma quest'anno non ha reso forse un pò meno rispetto ai suoi standard, ribaditi anche domenica dalla eccezionale prestazione inglese? «È chiaro che dipende dalle situazioni. Ci sono i cicli. Rubens ha fatto spesso grandi gare. E poi è chiaro che se si parte in pole position, anche se domenica in effetti ha perso due posti al via, aiuta molto. Quest'anno è capitato spesso a Rubens di partire in posizioni non favorevoli. Domenica è stato grande anche perchè a un certo punto si è ritrovato ottavo». Lei parlava di inversione di tendenza: «È così. Per il nostro mondo questi sono momenti importanti. Dal Canada in poi la tendenza non andava proprio a nostro favore e una squadra, la Williams-Bmw-Michelin, è diventata particolarmente pericolosa. Era una gara da non fallire e devo dire che al 13/o giro, quando dopo la sosta durante il periodo in cui in pista c'era la safety car, ci siamo trovati in ottava e l5/a posizione, ho visto la gara un pò difficile. Sia Rubens sia Michael però hanno fatto una gara straordinaria e la macchina è andata molto, molto bene: gomme, telaio e motore hanno fatto benissimo in un circuito che peraltro ha delle condizioni che sono più adatte alle nostre specifiche. La Bridgestone, poi, ha reagito molto bene. E si sono visti tutti questi sorpassi su delle macchine tutte di primissimo piano: significa che il nostro pacchetto, a Silverstone, era nettamente superiore a quello degli altri». Ora arrivano le ultime cinque gare: «I prossimi due circuiti, Hockenheim e Budapest, sono piuttosto lenti e dunque non sono i migliori per noi». L'invasore di pista ha reso più interessante la gara: «Porta bene a Barrichello. Vinse anche a Hockenheim in situazione analoga. Potremmo pensare a portarne uno ogni gran premio...». Intanto la scuderia inglese della Jaguar ha deciso di sostituire Antonio Pizzonia. Il team ha ufficializzato ieri con un comunicato di aver raggiunto un accordo con l'inglese Justin Wilson, finora alla Minardi, fino al termine della stagione con opzione per il 2004. La Minardi lo sostituirà con il danese Nicolas Kiesa.