Tour de France Il kazako vince la nona tappa e insidia la maglia gialla del texano
È Vinokourov l'anti-Armstrong
Ce n'è abbastanza per preoccuparsi, e infatti Lance si preoccupa, eccome. Si preoccupa perché sa che non ha la forma degli anni scorsi, sa che l'età avanza e vede che gli avversari per una volta lo attaccano seriamente. La crono di venerdì dissiperà qualche dubbio, ma per ora c'è da parlare della tappa di ieri. Una frazione bella che però ha un risvolto amaro: Joseba Beloki, secondo in classifica che in questi giorni stava attaccando e facendo vedere buone cose, è caduto a 4 km dal traguardo, e si è fatto malissimo: frattura al femore, recitano i primi bollettini. Nel momento esatto in cui Beloki perdeva il controllo della sua bici (a causa dell'asfalto semisciolto dal sole, lungo la discesa dalla Rochette, ultima salita di giornata), Armstrong estraeva il classico coniglio dal cilindro: a ruota dello spagnolo, Lance riusciva a evitarlo per un niente. Ma per scansare lo sfortunato collega, l'uomo in giallo era costretto a uscire fuori strada: sullo sterrato, Armstrong ha percorso qualche centinaio di metri, tagliando un tornante e rientrando in strada dopo aver saltato anche una scarpatella. Ciclocross, più che Tour de France. La tappa l'ha vinta Alexandre Vinokourov, che ora è secondo in classifica a 21" dal texano. Il kazako della Telekom è scattato sulla Rochette, a poco più di 9 km dall'arrivo, ha ripreso uno per uno gli uomini fin lì in fuga ed è andato a vincere per la prima volta alla Grande Boucle. Lance lo teme, così come temeva Beloki: ha inseguito a tutta nel finale per limitare lo svantaggio (Paolo Bettini, bravissimo, ha vinto la volata del gruppetto, davanti a Mayo che si prende gli 8" di abbuono per il terzo). Per inciso: Vino, così come Beloki, sarebbe il più vicino all'americano nelle cronometro. Ecco perché finora Armstrong ha lasciato stare gli altri e ha fatto la corsa su lui e Joseba. Ora uno dei due spauracchi di Lance non c'è più, ma in compenso c'è Mayo, che volerà sui Pirenei e che contro il tempo non è fermo, ma che viene un po' snobbato dalla maglia gialla (grave errore!). L'Italia: Bettini secondo a Gap, Di Luca e Pellizotti in fuga, Basso settimo in classifica e Caucchioli quindicesimo. Il resto è un disastro: ieri si è ritirato Furlan, velocista, e Simoni e Garzelli hanno perso oltre mezz'ora. Oggi da Gap a Marsiglia 219 km mossi adatti alle fughe, domani primo giorno di riposo.