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di SIMONE PIERETTI VIGO DI FASSA — Questa volta sembra essere arrivato il momento di ...

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Questa mattina incontrerà i dirigenti dalla Lazio e quelli dell'Atletico Madrid per ufficializzare il suo ritorno con la maglia dei colchoneros. «Il mio manager Settembrini ha già parlato con i dirigenti spagnoli - afferma l'uomo simbolo dell'ultimo scudetto biancoceleste - credo che dopo quattro stagioni alla Lazio sia arrivato il momento dei saluti. A volte nella vita si è chiamati a fare delle scelte, preferisco decidere il mio futuro piuttosto che farlo decidere a qualcun altro. L'altra sera salutando i miei compagni in ritiro mi è venuto un groppo in gola, è stata un'emozione unica. I loro cori mi hanno commosso, hanno lasciato il segno. Non mi sono mai piaciuti gli addii: un distacco lento potrebbe essere ancor più doloroso». A 33 anni Simeone ha scelto di essere ancora un calciatore: ha voglia di giocare. Non gli sono piaciuti gli ultimi 2 mesi vissuti in panchina, non gli sarebbe piaciuto continuare a essere importante per 6 giorni alla settimana per poi restare a guardare i propri compagni nel giorno più importante: la domenica. Grinta, cuore e professionalità: i tifosi ricorderanno così un grandissimo giocatore e un uomo vero.

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