Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

IL GRANDE sconfitto di questo Golden Gala è stato Maurice Greene, che, dopo aver promesso la luna, si ...

default_image

  • a
  • a
  • a

Peccato, ma non mi abbatto. Il mio obiettivo era e rimane il Mondiale di Parigi, un appuntamento che non voglio mancare». Certo che Capel, un passato da giocatore Nfl, non si aspettava proprio di mettere in riga Greene: «Sono molto eccitato per quanto successo. Il fatto di aver battuto Grenne e Chambers in una sola serata mi da tanti stimoli per il futuro». Altro grande deluso, è stato Gebrselassie, battuto non solo dal keniota Chebii, ma anche dal connazionale Bekele, da lui definito «il futuro principe dei 5000». Ha detto «Gebrse»: «Ho provato una fuga quando mancavano 600 metri, era la mia unica possibilità, perchè Chebii e Bekele sono più forti di me sullo sprint finale. Non ho rimpianti, non potevo fare di più. I Mondiali? Non dovrò guardarmi solo dal mio connazionale Bekele, ma anche da un keniota forse più forte di noi, Chebii». Incredula e raggiante, invece, Chandra Sturrup, ancora in corsa per il jackpot nei 100 metri: «Sinceramente, non pensavo di correre in 10''89, il miglior tempo stagionale. Adesso mi concentrerò per correre meglio e più veloce. Adesso so che assicurarmi il jackpot della Golden Leauge non è un sogno irrealizzabile». Soddisfatto anche Allen Johnson: «Non ho fatto la più bella gara del mondo, ma almeno ho corretto qualche errore tecnico che facevo in passato. Non mi concentro molto sul tempo, ma solo sul modo di correre». Dan. Dim.

Dai blog