Il «Sei Nazioni» non si sposta da Roma

In una conferenza superaffolata al termine del comitato esecutivo il presidente della Federazione Giancarlo Dondi ha prima scherzato («Vi do un annuncio a sorpresa: il Sei Nazioni si disputerà a Milano»), poi, tornando serio, ha spiegato i motivi che hanno portato il consiglio federale ad adottare questa decisione: «Roma ha avanzato la proposta più valida. Genova forse ci offriva uno stadio migliore ma, nel complesso, anche finanziariamente, il nuovo progetto della capitale ci ha convinto di più. Nascerà un nuovo comitato organizzatore - ha annunciato Dondi - formato da alcuni validi dirigenti federali, dalle principali forze economiche di Roma e, spero, anche da alcune componenti politiche. Il consiglio federale penserà poi ad eleggere il nuovo responsabile. Insieme creeremo un giusto cocktail che sono sicuro rilancerà il Sei Nazioni. Vedrete che presto lo stadio Flaminio non basterà più per accogliere le tante richieste....». Dondi ha poi auspicato che da tutta questa vicenda Roma ne esca rinforzata: «Roma deve capire meglio l'importanza dell'avvenimento e fare di più. Mi auguro che da oggi si vada incontro a una nuova fase».