«Vi ho detto addio per ragioni di cuore»
Lo ha fatto ieri con stile, con una conferenza stampa che si è tenuta allo Stammford Bridge, lo stadio che per sette anni è stato il palcoscenico sul quale Zola si è esibito, facendo innamorare tutti gli appassionati di calcio in Inghilterra. Pur essendo da pochi giorni un giocatore del Cagliari, il Chelsea lo ha coccolato fino all'ultimo, lasciandogli l'opportunità di mettersi di nuovo sotto i riflettori dei media e chiarire le ragioni che lo hanno portato ad accettare la Sardegna, anziché restarsene ancora a Londra e giocare in Chmapions League. «Volevo che sapeste la mia versione perché in tutti questi anni ho avuto un grande rispetto per voi, che mi avete sempre trattato benissimo. Ho raggiunto il nuovo approdo più che per affetto, che per soldi. Sono orgoglioso di concludere la mia carriera nella mia terra, tra la mia gente. Ho ancora qualcosa da dare al calcio e lo metto a disposizione del Cagliari, che spero, insieme ai miei nuovi compagni, di riportare subito in A. Non è stata una scelta facile. Il Chelsea mi ha tentato fino all'ultimo. Una interessante proposta mi è arrivata proprio qualche ora dopo l'accordo di massima raggiunto con il club sardo - ha ammesso Zola -, ma avevo già dato la mia parola e non mi andava di metterla in discussione, nonostante i sette anni trascorsi qui». Dopo 312 gare disputate, 80 gol segnati tra campionato e coppe, il calciatore italiano più amato in Inghilterra lascia per far ritorno in Italia. Tutto ciò avviene mentre i tifosi del Chelsea sono ancora disorientati per il passaggio di mano tra l'ex proprietario Ken Bates e il 36enne finanziere russo Roman Abramovich, che ha sborsato 42 milioni di euro per acquistare il 50,9% delle azioni della società e ha accettato di far fronte ad un'esposizione debitoria stimata intorno ai 115 milioni di euro.