di DANIELE DI MARIO IL GRAN giorno è arrivato.
Molto probabile, comunque, che, alla fine, l'atteso duello Greene-Montgomery ci sarà. A proposito di Maurice Greene, ieri sera si è tenuta allo Stade de France di Sant Denis (lo stadio che ospiterà i Mondiali in agosto) la seconda tappa della Golden League. I 100 metri parigini hanno confermato i dubbi sulle condizioni fisiche dello sprinter americano. Greene, dopo essere stato battuto a Losanna da Deij Aliu, ieri è finito terzo, col tempo di 10''11. A vincere è stato, in 10''05, il neo-campione statunitense Bernard Williams davanti al nigeriano Aliu. Il meeting di Parigi ha regalato comunque emozioni. Nei 110 ostacoli maschili, Allen Jonhson ha vinto in 12''97 (migliore prestazione stagionale), schiantando il rivale lettone Olijars e andando vicinissimo al record mondiale (12''91) di Colin Jackson. Nei 100 ostacoli femminili, un'altra americana, Gail Devers, 36 anni suonati, ha vinto in 12''49, mettendo la museruola alla giamaicana Bridgette Foster, molto delusa alla fine. Così come ha concluso deluso i 5000 maschili Gebrelassie, sconfitto in modo netto da Chebii. Da salutare con entusiasmo la prova della rumena Gabriela Szabo nei 1500 femminili, dove si è imposta in 8'34''10. La differenza la Szabo l'ha fatta negli ultimi 400 metri, dov'è stata davvero irresistibile. Capitolo azzurri. Ieri i nostri portacolori hanno deluso. Magdalene Martinez, nel triplo vinto dalla Aldama in 15.04, non è andata oltre un deludente 14.36, risultato che ha palesato un'azione troppo pesante. Andrea Giaconi nella serie B dei 110 ostacoli ha fermato il cronometro a 13''76. Davvero troppo poco.