di SIMONE PIERETTI PORTO CERVO — Il primo attore sale sul palcoscenico e inizia a decantare ...
Roberto Mancini parla nel piccolo teatro dell'hotel I Giardini, dove la sua squadra è ospite da un paio di giorni. Alla fine vince lui, che continua a pretendere una squadra di successo. Mister, si aspettava di ritrovare tutte queste facce? «Si, ero convinto che la società avrebbe fatto di tutto per confermare la rosa dello scorso anno che ha dimostrato tutto il suo valore». L'obiettivo di questa Lazio? «Il nostro traguardo sarà quello di cercare di migliorare quanto di buono siamo stati in grado di fare nello scorso campionato: quest'anno non mi accontento». Quindi non firmerebbe per ripetere il quarto posto conquistato a fine maggio? «No, e lo dico con assoluta certezza: chi si accontenta - nel calcio come nella vita - è una persona mediocre. Credo che sia necessario migliorarsi in ogni occasione, anche quando alleni o giochi in squadre che sulla carta possono sembrare inferiori». Le favorite per il prossimo campionato? «La Juve è campione d'Italia e il Milan ha vinto la coppa dei Campioni. E poi c'è l'Inter che cercherà di conquistare lo scudetto. Con queste tre squadre la Lazio non ha mai perso nella scorsa stagione, imponendo sempre il proprio gioco». Sta dicendo che la sua squadra parte alla pari con le altre pretendenti al titolo? «Dico che è arrivata l'ora di tornare a vincere qualcosa di importante, dopo tanti anni di attesa». Il mercato della Lazio sembra bloccato, anche se l'acquisto di Pizarro, Jorgensen e Alberto sembrava cosa fatta. «Avevamo pensato ai calciatori dell'Udinese perché ritengo che siano degli ottimi elementi, ma la trattativa sta vivendo un momento difficile: personalmente ho parlato con Liverani, mi sembra fermo sulle sue posizioni. Attualmente la situazione è bloccata». Stam, Fiore e Corradi? «Io non penso che possano partire». E Mutu? «La Lazio ha risolto gran parte dei suoi problemi, ma non tutti. Se nelle prossime settimane riusciremo a sbloccare determinate situazioni, potremo iniziare a pensare anche all'attaccante rumeno che è senza dubbio un ottimo calciatore». Ci potrebbero essere trattative di mercato con la Roma? Si parla di Antonioli alla Lazio? «A Milano lo fanno da anni, rinforzandosi a vicenda, non vedo perché non si debba fare qui a Roma. Tutto sta è iniziare. Credo che Antonioli sia un buon portiere». Nello spogliatoio non sarà facile far accettare al gruppo coloro che non hanno firmato il piano Baraldi. «Cercheremo insieme di risolvere questa situazione a Vigo di Fassa, quando tutti saranno presenti». Il boom degli abbonamenti la responsabilizza maggiormente verso i tifosi? «I nostri sostenitori sono sempre nella mia mente, so che per prima cosa devo rispondere a loro: sono loro a pagare il prezzo del biglietto venendo allo stadio ogni domenica, ovunque. Ma il record di tessere vendute è un successo della politica societaria che ha dimezzato i prezzi degli abbonamenti». Ieri intanto la squadra ha iniziato a lavorare in maniera più intensa. I giocatori hanno sostenuto una seduta atletica di circa 90 minuti, davanti a 200 tifosi. Mancini, di comune accordo con i giocatori, ha deciso di spostare tutte le sedute di allenamento di sera per evitare il caldo torrido.