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NUMERI Premio per il vincitore di questa edizione del Tour de France: 464.

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Peso di una bibicletta da strada nel 1903: 16 kg. Nel 2003: 7,860 kg. Cent'anni fa ogni pedalata faceva percorrere 6,20 metri, oggi 10,40. PURGHE Stratagemmi dei ciclisti di una volta per metter fuori gioco gli avversari: chiodi seminati sulle strade, corde lanciate dalle auto a trainare gli spompati, purghe versate di nascosto nelle borracce dei rivali. Nel 1904 l'astigiano Gerbi, detto «il diavolo rosso», fu persino bastonato. Maurice Garin, spazzacamino valdostano, vincitore del primo Tour de France, smontato di sella per aiutare il compagno fu preso a randellate pure lui. PIPÌ Charlie Gaul non sopportava di far pipì restando in bicicletta, perse il tour del '57 perché costretto ad appartarsi tra gli uliveti e le vigne della Gardesana. TOILETTE Lo svizzero Koblet, talmente vanitoso da pettinarsi mentre pedalava. RICCIOLI Il Tour de France, battezzato Grande Boucle dai primi appassionati perché sulla carta di Francia disegnava una sorta di ricciolo. PIANOFORTI Ferruccio «Fred» Mengoni, ottant'anni, originario d'Ancona, fondatore della Gs Mengoni Usa, talent scout di Greg Lemond (primo statunitense a vincere un Tour), partì per l'America con 50 dollari in tasca (era il '57). In breve si fece ricco commerciando di tutto: automobili, barche, magazzini in disuso, pianoforti scordati. COPPE Saadi Al Gheddafi (quattro guardie del corpo e l'ambasciatore libico presso la Santa Sede al suo seguito) dice che devolverà in beneficenza i 300 mila euro l'anno di stipendio. Gaucci lo chiama ingegnere, gli ha regalato una coppa Uefa in miniatura. STATUE Arrivando Beckham in Giappone, la Meiji Seka costruì una statua di tre metri fatta di tremila barrette di cioccolata (due mesi di lavoro).

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