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di FRANCO BOVAIO Quando nel '93 divenne presidente della Roma Sensi si presentò con ...

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L'anno dopo, però, iniziarono le delusioni e la lunga diatriba con Moggi, che indirizzò alla Juve Ferrara e Paulo Sousa nonostante tutti li considerassero giallorossi. Sensi si rifece prima acquistando Fonseca, poi (estate '95) prendendo il giovane Di Biagio dal Foggia e, a novembre, Delvecchio dall'Inter. Nel '96 prese Tommasi e nel '97 Candela e Cafu, tutti protagonisti del terzo scudetto romanista. L'anno dopo (1998), però, ci fu il grande smacco del mancato arrivo di Stankovic, scoperto dalla Roma ma poi finito alla Lazio dopo un blitz miliardario a Belgrado di Cragnotti. Ancora una volta Sensi si riscattò con un grande colpo in attacco, Montella, arrivato nel '99 e seguito da Nakata nel gennaio 2000, l'anno dei grandi acquisti da scudetto: Batistuta, Emerson e Samuel, tutti arrivati a Trigoria in estate. Nel 2001 fu il turno di Cassano, strappato alla concorrenza della Juve con un assegno da 60 miliardi, dopo di lui, però, il declino, con tanti campioni promessi e mai arrivati: Toldo, Cannavaro, Davids, Legrottaglie e, ultimo della serie, Lucio. Tutti prima sbandierati come imminenti colpi del mercato romanista, tutti poi finiti alla concorrenza o rimasti dove erano.

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