NUOTO: SFIORATA LA TRAGEDIA IN COPPA COMEN
Durante la finale dei 1500 sl, l'azzurro C.T. di 15 anni, in forza all'Aurelia Nuoto, perdeva improvvisamente conoscenza finendo sott'acqua. Momenti di panico a bordo vasca e sulle tribuna della piscina di Casablanca. Il giovane non si riprendeva ma nessuno tra gli addetti al piano vasca interveniva. Urla e scene di panico scandivano i secondi. Ne erano già passati una trentina, senza che nessuno sentisse il dovere di gettarsi in acqua per prestare soccorso al giovane atleta italiano. Ed eccolo il medico in prima linea, Gianfranco Iacomelli, responsabile medico federale, saltare giù dalle tribune, perché a scendere avrebbe perso troppo tempo, e dopo un salto di oltre tre metri, gettarsi in acqua tutto vestito. Una, due, tre, dieci bracciate fino a raggiungere lo sfortunato atleta azzurro, recuperarlo da sott'acqua e trascinarlo a braccia sul bordo vasca. Solo a quel punto è intervenuti il medico di servizio in piscina e con una barella l'atleta è stato accompagnato in infermeria dove è stato lo stesso Iacomelli a rianimarlo con l'ausilio dell'ossigeno. Dopo una ventina di minuti il giovane si è ripreso e con il resto della squadra (il capo delegazione Manuela Dalla Valle e il tecnico Maurizio Coconi) ha raggiunto l'albergo, mentre il dottor Iacomelli veniva salutato dal pubblico come un eroe. Bravo dottor Iacomelli ad aver scongiurato una tragedia, ma quanto accaduto a Casablanca ha veramente dell'assurdo.