Il Barcellona non riscatta lo spagnolo e complica la trattativa col Parma
Gli spagnoli rispediscono Mendieta a Roma e rendono più arduo l'assalto a Mutu. Cinquini ha infatti definito con Mancini la strategia per arrivare al rumeno: già oggi era previsto un nuovo contatto con gli emiliani (ieri sondaggio di Baraldi), per cercare di smussare le difficoltà di un'operazione complessa ma affascinante. E percorribile. Capitalia, infatti, ha già garantito le fidejussioni bancarie necessarie per chiudere l'affare: oltre alla cifra cash, in Emilia, finirebbe uno tra Giannichedda e Cesar, magari tutti e due, con un conguaglio esiguo. Buoni propositi minati, attualmente, dal ritorno di Mendieta, ingaggio elevato che rischia di far naufragare il progetto perseguito con successo da Luca Baraldi. In pratica il Barça non eserciterà il diritto d'opzione, secondo cui Mendieta era acquistabile per 24 milioni di euro. La decisione è stata presa dal consiglio del club, d'accordo con il nuovo allenatore Frank Rijkaard. Ora il Barcellona dovrà versare nelle casse biancoceleste 4 milioni di euro, in ossequio alla penale inserita nel contratto stipulato nella scorsa stagione tra Cragnotti e i vertici blaugrana. La società biancoceleste però cercherà di piazzare il centrocampista all'estero per aggirare il problema: la soluzione più credibile è rappresentata dal Valencia, anche se l'ingaggio da 4,2 milioni rimane un nodo insoluto. E Mancini deve fare i conti con altri problemi sparsi sul percorso, che ora sembra minato. Come quello relativo al «sì» di Liverani, che non ha ancora accettato il trasferimento a Udine e rischia di congelare il passaggio di Pizarro alla Lazio (in alternativa Manfredini e Baronio, Marino nicchia). L'ostacolo appare certamente valicabile, ma si incastra in un puzzle di giornata, quella di ieri, che ha regalato solo sfumature negative. Anche perché continua il braccio di ferro con Lopez, anzi con Hidalgo, manager dell'argentino, che reclama commissioni arretrate per complessivi 2 milioni di euro e blocca, di fatto, il passaggio del Piojo al Valencia. La lettera di convocazione per il ritiro è già arrivata, con il puntero è braccio di ferro. Il suo contratto, da 2,6 milioni è un'altra tegola pesante e indesiderata. In pillole: con l'addio di Marchegiani parte l'assalto a Sereni e Amelia. L'ulteriore alternativa è rappresentata da Taibi. Mancini caldeggia sempre la soluzione Corradi e vuole ricucire lo strappo con la società. Con Chiesa e Colonnese si rischia invece lo scontro frontale. Capitolo-societario: Capitalia sembra intenzionata a raggiungere un accordo con Cragnotti per far cedere il 14% delle azioni, che la Cirio Holding ha messo all'asta, alla cordata araba di Yamani. Ieri sera, infine, Luca Baraldi ha ricevuto a Milano Marittima il «Carlino d'Oro» come miglior manager dell'anno.