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Gli italiani tornano a casa ma si difendono con onore

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Ieri infatti abbiamo registrato tre sconfitte su altrettanti incontri ma non per questo bisogna considerarla una giornata negativa. Tutti i nostri tennisti che sono andati in campo giocavano contro pronostico ma anche se non sono riusciti a rovesciarlo hanno tutti meritato i più vivi complimenti. Ha cominciato Maria Elena Camerin (n. 99) che affrontava la francese Emilie Loit (n. 50). Ebbene la ragazza di San Donà di Piave ha perso in tre set dopo aver vinto il primo contro una giocatrice che nel gennaio scorso era stata a due punti dal battere Serena Williams in Australia. "Mi sono un po' distratta all'inizio del secondo set - ha spiegato la Camerin - ed in un baleno mi sono trovata 1 a 5 nel terzo set. Ho provato a rimontare ho avuto una palla per il 4 a 5 ma non sono scontenta. Ho capito che con queste posso giocarci." Stefano Galvani (n. 154), entrato in tabellone come lucky loser, aveva probabilmente ancora nelle gambe la maratona vinta in cinque sets contro il francese Boutter, nella quale aveva salvato tre match-points, ma è stato ugualmente bravo a lottare per quattro set contro il mancino finlandese Jarko Nieminen, testa di serie numero 30, che l'anno scorso ci aveva battuto in Coppa Davis a Reggio Calabria. Galvani ha finito battuto in quattro set quasi in preda ai crampi e, a sentir lui, anche alla fame ma ha giocato un'eccellente partita. La stessa cosa ha fatto, sia pure per un set, Flavia Pennetta che ha avuto l'onore del campo centrale per la sua partita con la belga Justine Henin, la campionessa del Roland Garros ma anche finalista qui a Wimbledon due anni fa. Malgrado qualche doppio fallo di troppo (8 nel match, sei nel primo set) la Pennetta è arrivata ad avere un set point sul 6 a 5 in proprio favore ma la sua risposta aggressiva è uscita di venti centimetri, dopo di che ha perso il tie-break per 7 punti a 2. La Henin, che ha un problema alla mano sinistra (la condiziona un po' nel lancio della palla) ha cominciato a giocare con molta sicurezza ed il secondo set non ha avuto storia perché solo sul 5 a 0 la Pennetta è riuscita a tenere un servizio. «Non ho dormito, perché avevo saputo che avrei giocato sul centrale - ha raccontato Flavia - ho sognato che avevo un match point e che non sapevo come dovevo servire. Ora mi fermo perché ho una spalla che mi fa male». Henman ed Agassi hanno vinto senza problemi mentre a sorpresa è stato battuto l'americano Blake dall'armeno Sargsian. Previste difficoltà ha invece incontrato il vincitore del Roland Garros, lo spagnolo Juan Carlos Ferrero che ha dovuto lasciare il primo set al francese Nicolas Escude, che però è stato costretto ad abbandonasre dopo che Ferrero aveva vinto il secondo ed il terzo. Ferrero sta dimostrando qualche progresso sull'erba, una superficie che conosce poco e sulla quale non era mai andato molto lontano. Molti giornali e non solo i tabloid inglesi hanno dedicato molta attenzione alla nuova star del tennis russo, Anna Sharapova, che ha l'abitudine di accompagnare i suoi colpi con delle urla che non si erano mai sentite su un campo da tennis, nemmeno ai tempi di Monica Seles, e che si raccomanda anche per le sue qualità fisiche. Io non sono adatto a parlarvi di queste cose ma mi limito ad affermare, visto come la ragazza ha dominato la connazionale Bovina, numero 20, che presto troveremo la Sharapova tra le prime dieci del mondo. Sta invece giocando maluccio Serena Williams che ha concesso quattro giochi per set alla belga Callens ma è dimostrato che in questi tornei la forma si può trovare anche per strada.

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