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GIORNATA probabilmente decisiva per la Lazio, il cui consiglio d'amministrazione dovrebbe finalmente ...

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Stupisce, però, che in questi giorni il club abbia avviato una ristrutturazione dell'area tecnica, oltre a quella medica, dettata da una discutibile strategia, in pratica si tratta di una epurazione che vede coinvolti personaggi meritevoli di stima per il lavoro svolto, fra i quali alcuni ancora sotto contratto, con un aggravio di spese incompatibile con l'attuale situazione di cassa della società. L'ispiratore della manovra è stato Roberto Mancini, al quale sono stati dati ampi poteri nel settore di sua competenza. Ma il tecnico sembra aver agito su mandato della potente Gea, almeno a leggere i nomi dei nuovi collaboratori, quasi tutti vicini in maniera più o meno diretta a questa azienda fondata da alcuni «figli di papà», da Alessandro Moggi, rampollo rampante di Luciano, a Chiara Geronzi. Solo i fatti diranno se si è operato nell'interesse della Lazio. Al momento, però, non resta che turarsi il naso. Le Comari di Trigoria A parte Franco Sensi, che si è chiuso in un silenzio dopo la beffa del mancato acquisto di Legrottaglie, Trigoria, anziché la sede della Roma, sembra essere diventata un ritrovo di allegre comari, dove tutti parlano a ruota libera, soprattutto chi non ne avrebbe titolo. Così si susseguono voci, indiscrezioni, pettegolezzi, che alimentano ulteriore confusione nella già caotica situazione in cui versa la società giallorossa. Intanto, al problema si aggiunge problema: dalla contestazione dei tifosi alle difficoltà sul mercato, dalla moltitudine di comproprietà da risolvere ai debiti verso l'Erario, ai 10 milioni di euro da pagare ai giocatori entro fine mese. Urge ottenere le liberatorie indispensabili per l'iscrizione al prossimo campionato. E questi sono solo i casi più spinosi. A questo punto, la sensazione è che Sensi ed i suoi collaboratori per un rilancio d'immagine del club, alla vigilia dell'apertura della campagna abbonamenti, puntino ad un acquisto a sensazione, ad esempio Ibrahimovic, invece che badare alle reali esigenze tecniche della squadra, che ha il suo tallone di Achille nella difesa. Questo, però, sarebbe l'errore più grave.

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