SENSI NON LO VUOLE LASCIARE A VERONA

Già, perché se prima tra Roma e Chievo c'era un sereno clima di collaborazione, adesso le cose sono cambiate radicalmente. Sensi non vuole regalare più nulla all'ex amico Campedelli e vuole riportare a Roma Lupatelli, tanto più visto che Antonioli continua a chiedere di essere ceduto. Lunedì incontro a Milano Roma-Valcareggi-Chievo per cercare una trattativa, difficilissima, prima delle buste. «A Roma io tornei volentieri — ci ha confessato ieri il numero gialloblù — anche se qui a Verona gioco da titolare. A Trigoria ci sono già tre portieri. Antonioli andrà via? Bene, resta sempre Pelizzoli che sta lì da due anni». Ma la concorrenza del giovane bergamasco non sembra impensierirlo, anzi lo stimola ancor di più. «Se torno a Roma è per giocare, con Pelizzoli dovremo guadagnarci la maglia. Partiamo alla pari, io non temo la concorrenza di nessuno. Gli ultimi tre anni al Chievo mi hanno fatto molto bene, sono cresciuto e mi sento pronto per un grande club... non che il Chievo non lo sia ben inteso». Lupatelli ricorda il biennio passato nella capitale nel quale ha vinto anche uno scudetto. Che fosse lui il portafortuna giallorosso? «Me lo auguro... e chissà, magari avremo modo di verificarlo». Insomma il giovane umbro tornerebbe volentieri nella Capitale e la condizione climatica della Città Eterna è un incentivo da non sottovalutare. «Ho dei ricordi di Roma bellissimi, ho lasciato molti amici e l'idea di rivederli non mi dispiace affatto. Eppoi, vogliamo parlare del clima? Verona è una bella città, ma il clima di Roma è tutta un'altra cosa. Da lì poi, sono davvero a due passi da casa...». L'ex portiere giallorosso è andato via lasciandosi in ottimi rapporti sia con il tecnico Capello che con il preparatore Negrisolo. «Ho sentito delle polemiche e dei problemi di Negrisolo a Roma, ma io con lui mi sono sempre trovato bene. Capello? Da quando sono al Chievo ci siamo sentiti diverse volte, anche con lui ho un rapporto splendido: non è solo un grande tecnico». Ora Lupatelli è a Bologna, dove sta finendo il ciclo di fisioterapia successivo all'intervento ai legamenti del ginocchio destro del 14 aprile. «Ne avrò ancora per circa venticinque giorni, quindi passerò qui la mia estate qui a Bologna — racconta sull'infortunio — ma per l'inizio del campionato non sarò pronto... ma prontissimo. Legrottaglie? Non si chi abbia fatto l'affare». Allora ci rivediamo a Roma? «Speriamo...». Tiz. Car.