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di TIZIANO CARMELLINI «SIAMO pronti a trattare con la Roma, aspettiamo una telefonata da Sensi o Baldini».

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«Vista la situazione — il Monaco non sta passando un buon momento dal punto di vista economico: è stato retrocesso e poi riammesso nella massima categoria francese — ci interessa vendere Marquez. Un pagamento dilazionato? Se ne può parlare, se la Roma ha intenzione di comprare venga che ne discutiamo». Impossibile sapere il prezzo ufficiale del giocatore, Rossi si nasconde. «Questo lo dovranno chiedere al presidente, ma lo scorso anno abbiamo detto no a 12 milioni di euro che ci aveva offerto il Deportivo la Coruna. Certo, erano altri parametri e i giocatori costavano molto di più. Ora ce lo chiede anche il Barcellona». Insomma, la Roma non deve far altro che andare a «vedere» la richiesta di un Monaco in rosso che ha bisogno di soldi. L'operazione è di quelle che si possono fare tanto più se la Roma, come da programma, questa estate andrà a giocare le amichevoli stabilite in Messico. Marquez è un giocatore che muove le folle e potrebbe portare fino a cinquantamila persone in uno stadio. Lì è davvero un idolo. Anche ieri comunque il suo procuratore per l'Italia Angelo Arquilla, ha rinnovato la voglia del giocatore di venire in Italia: Marquez sogna una casa in riva al Tevere. Sarebbe il primo colpo della campagna estiva di Sensi: non a caso ieri Baldini ha avuto l'ennesimo contatto telefonico proprio con Arquilla. Dopo il naufragio sul fronte Legrottaglie, la Roma ha bisogno di aumentare la sua credibilità a trecentosessanta gradi. Con i giocatori, ai quali deve garantire un futuro vincente e così riuscire a discutere al meglio anche le riduzioni degli ingaggi. Verso l'esterno per poter intavolare trattative solide e quindi poter competere nel mercato alla pari della grandi del nostro campionato. E verso i suoi tifosi, per il rispetto dovuto al pubblico e per una campagna abbonamenti che rischia di fallire prima ancora di iniziare. In città il malcontento tra la gente è palpabile: la contestazione di Trigoria della notte scorsa, è solo la punta di un iceberg ben più grande. Dall'Auxerre Mexes L'alternativa in Francia per sistemare la difesa è il solito Mexes. Il biondo dell'Auxerre è il più giovane degli uomini messi nella lista della spesa che Capello ha consegnato nelle mani di Baldini. Classe '82, grande fisico, ottimi piedi e una predisposizione per il gol inusuale per un difensore. Per arrivare a lui Baldini ha un canale preferenziale, visto che il procuratore del giocatore è un «allievo» del ds giallorosso. Si potrebbe fare, ma in questo caso i soldi da mettere sul piatto, sarebbero molti di più. Mexes è nel giro della nazionale francese che s'è rimessa in piedi dopo il flop mondiale, è giovanissimo e vuole giocare in una squadra che gli permetta di competere nella Champions League. La Roma lo potrebbe allettare solo se ci fosse alle spalle un progetto «importante». In Italia Cribari Al momento l'obiettivo più papabile in Italia, è il difensore centrale dell'Empoli Cribari. Brasiliano classe 1980, è l'unico che ha già «testato» il campionato italiano: cosa non da poco. Si prende a cifre molto appetibili: l'Empoli vuole tra i sei e i sette milioni di euro, ma si può chiudere attorno a cinque. E qui, cosa da non sottovalutare, la Roma può inserire qualche contropartita tecnica di rilievo. L'altra alternativa in Italia è Cordoba dell'Inter, ma quando la Roma ha provato a chiederlo, proponendo anche qualche scambio importante (Candela, Delvecchio o Montella), s'è sentita rispondere l'impossibile: l'Inter vorrebbe arrivare ad Emerson. La cosa non si tratta nemmeno.

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