«Sono qui per giocare»

Naturalmente, veste i panni obbligati dell'umiltà: «Era il mio sogno giocare nella Juve e l'ho realizzato. Adesso so benissimo che con tutta questa serie di campioni sarà dura, ma è la sfida che devono accettare tutti quelli che vogliono arrivare in alto». Miccoli si definisce seconda punta, ma non ha preferenze di impiego, come ha già detto a Lippi, con il quale si sono sentiti a lungo prima del suo arrivo a Torino. Accetterà di svariare su tutti i fronti dell'attacco, anche se, scherza, «Naturalmente non sono qui per giocare terzino». Ringrazia ancora Cosmi, «cui devo tanto» e punta su Blasi: «È in grado di giocare in una grande squadra come la Juve». Non manca nemmeno l'appello ai tifosi bianconeri: «So che si aspettano tanto da me, cercherò di non deluderli. Sono molto contento della mia annata al Perugia, spero almeno di ripeterla». E qui arriva una delle battute di Moggi: «Un vantaggio, nel comprare Miccoli, già ce l'abbiamo: non ci farà tre gol con il Perugia, l'anno prossimo». Poi, si parla di Nazionale e di orecchini. «Non so se il mio impiego non da titolare mi precluderà la Nazionale, bisogna chiederlo a Trapattoni, ma in questo momento non ci penso». Essere l'alter ego di Del Piero, dunque, non pesa? «No, perchè tanta altra gente alla Juventus ha trovato spazio, prima di me». E giocare in Europa, con una voglia sfrenata di Coppa Campioni? «Ho visto la finale di Manchester e naturalmente ho tifato Juve. Sono rimasto male quando ha perso. Chissà che io le porti più fortuna». «Avevamo bisogno di gente svelta, che salta l'uomo e Miccoli è proprio questo tipo di giocatore», spiega ancora Luciano Moggi. Lippi ha parlato ampiamente con lui e lo spazio lo avrà». Il tempo, certo non gli manca, visto che il suo contratto scade nel 2007 (compreso l'anno già trascorso a Perugia, quando era di proprietà della Juventus).