Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Legrottaglie, fumata nera

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

Proprio sul più bello, quando tutto sembra fatto, il folletto veronese è fuggito dalla finestra inforcando la sua «Nimbus2000». È successo di nuovo ieri al termine di una riunione durata due ore all'interno della sede del Chievo e che doveva dare il via libero al passaggio in giallorosso di Legrottaglie. «Adesso non possiamo pensare al mercato, dovremo prenderci una pausa di riflessione» è il commento del ds gialloblù Sartori al termine dell'incontro con il numero uno Campedelli e staff tecnico-legale. Pesante la reazione della Roma ne ha le tasche piene e lo sfogo, assieme all'ultimatum, arriva dal ds giallorosso Franco Baldini al termine di una giornata di intense trattative che non ha portato a nulla di nuovo. «La Roma ha fatto l'ennesima offerta importante — spiega Baldini — e la cosa non è più negoziabile. Non intendiamo partecipare ad aste come successo nei giorni scorsi o mettere altri in condizioni di farlo». Della serie, prendere o lasciare: con la seconda ipotesi molto più probabile e un Sensi a dir poco furibondo. L'idea è che, dopo la pantomima di Campedelli a Villa Pacelli, Sensi sia definitivamente sbottato. Adesso non si aspetta più e c'è netta la sensazione che la trattativa sia definitivamente saltata. Comunque la società giallorossa sembra aver mandato un «avviso ai naviganti». Se il Chievo vuole può prendere l'offerta e chiudere l'affare. L'ultima offerta che la Roma ha fatto al Chievo è veramente «importante»: Sensi ha messo a disposizione di Baldini un'ingente quantità di soldi (circa sette milioni di euro) più le comproprietà stabilite dalla vecchia trattativa. Bombardini o i due giovani Aquilani e Pepe. A questo punto due le correnti di pensiero: quella buonista che dà tempo al Chievo per sistemare la questione Luciano e vorrebbe dare al club veronese la possibilità di trovare una soluzione economica favorevole. L'altra, molto meno positiva, vorrebbe il Chievo al centro di un'asta con la Juve. Ad avvalora questa tesi l'incontro previsto oggi pomeriggio a Verona tra Moggi e Campedelli. Poi il Chievo si vorrebbe incontrare nuovamente con la Roma giovedì, ma qui i giallorossi stoppano la faccenda. La Roma non cia sta e non consente alla coppia Campedelli-Sartori di valutare le offerte dei bianconeri: la proposta giallorossa è da prendere o lasciare. La Juve offre soldi, ma ha dalla sua una rosa più ampia di giocatori da proporre alla squadra di Del Neri quale contropartita tecnica. Sul piatto che oggi Moggi offrirà a Campedelli potrebbero arrivare, ingaggi a parte, Baiocco, Sculli, Maresca, Fresi, Juliano e volendo anche Brighi che la Juve però dovrebbe prima svincolare dal Parma. Oppure la comproprietà di alcuni giovani di talento come Gastaldello e Paro. Anche il giocatore è perplesso: «Tra oggi e domani — ha detto ieri pomeriggio — conoscerò il mio futuro. So tutto di ieri, che i miei dirigenti hanno bloccato la trattativa in dirittura d'arrivo: avranno avuto i loro validi motivi. Dispiaciuto? Io sono di proprietà del Chievo ed è giusto che decidano loro come portare avanti le cose». A dare una mano alla Roma in questa trattativa ormai sempre più contorta e per molti già conclusa, potrebbe arrivare l'Inter dell'«amico» Moratti. Sarebbe infatti proprio il club nerazzurro l'unico candidato vero all'acquisto di Luciano: l'affluenza di soldi freschi sbloccherebbe l'enpasse del Chievo e darebbe via libera al passaggio in giallorosso del centrale barese. Intanto ieri Mexes, centrale difensivo dell'Auxerre e della nazionale francese, ha deciso di ricorrere alla giustizia ordinaria contro la sua squadra, accusando i dirigenti di non aver rispettato un protocollo di accordo firmato in dicembre. Si parla di nuovo caso-Bosman, e il giocatore potrebbe in breve essere sul mercato. Mexes, ha rotto da tempo con il tecnico Guy Roux, afferma di non avere altra scelta che il ricorso alla giustizia ordinaria, nella fattispecie i probiviri di Auxerre. Il nuo

Dai blog