GIUDICATO INAMMISSIBILE IL RICORSO PRESENTATO DALLA FIGC
Consiglio di Stato schiaffo a Carraro Il Catania rivede la serie B
Nella giornata che doveva sciogliere molti dei nodi sulla vicenda che sta regalando una lunga coda al campionato di serie B, nessun verdetto è stato emesso: ma sia il Consiglio di stato che quello della giustizia amministrativa della Sicilia (Cga) non si sono espressi a favore della federcalcio. Il primo, a cui la Figc aveva fatto ricorso chiedendo l'annullamento dell'ordinanza del Tar siciliano che aveva dato ragione al Catania disponendo la riammissione in serie B del club etneo, dopo aver sospeso lunedì quel provvedimento, ieri si è di fatto tirato fuori dalla questione. Il ricorso? Inammissibile per i giudici, che si sono dichiarati incompetenti ad esaminare l'appello di via Allegri. La palla passa dunque, come riferisce la stessa ordinanza emessa dal consiglio di stato, al Cga che il 25 giugno prossimo si riunirà per mettere, forse, la parola fine a quello che da giallo estivo è diventato un vero casus belli per la federazione. Intanto da parte della Figc c'è massimo riserbo, in attesa di leggere soprattutto cosa scrive il presidente del Cga Riccardo Virgilio nel provvedimento con cui ieri mattina ha rigettato la richiesta della Figc di sospendere la decisione del Tar, non ravvisando l'urgenza per dare un provvedimento monocratico, fissando la camera di consiglio a mercoledì prossimo. Nessun commento per ora, i legali stanno studiando le carte in vista di quello che appare come l'appuntamento decisivo del 25. Scadenza che sarà preceduta giovedì dalla riunione della Giunta del Coni dedicata all'acquisizione dei pareri giuridici forniti dai tre saggi nominati venerdì scorso. L'impressione, stando alle assicurazioni dello stesso collegio legale della società etnea, è comunque che alla scadenza del 25 si dovrebbe arrivare senza il ricorso all'esecuzione coattiva (la nomina di un commissario ad acta) adottata la scorsa settimana dallo stesso Tar siciliano. L'ordinanza della sesta sezione del consiglio di stato non dà torto alla Figc, perchè il ricorso non è stato esaminato e quindi non si può dire che sia stato respinto, ma nemmeno ragione: ha detto di non potersi pronunciare e questo può essere interpretato però come un punto di vantaggio conquistato dal Catania. Entrerà nel merito invece il Cga, delegato a risolvere la vicenda. Prima delle battute finali, la parola al Coni che, dopo aver sentito il parere dei giuristi su come e quanto può muoversi la Giunta in materia, dovrebbe dare il suo parere, che comunque non avrà l'effetto di cambiare la classifica.