Totti: «Ora pubblico le barzellette su di me»
),ma gli unici consigli per gli acquisti sono stati quelli chiamati dal conduttore. Chi si aspettava notizie di mercato o esternazioni sulla Roma è rimasto deluso ma, riflettendoci su, neanche tanto. Il numero dieci giallorosso ha dato una immagine di se all'insegna dell'autoironia presentando una sua iniziativa editoriale, un libro dal titolo «Tutte le barzellette su Totti, raccolte da Francesco Totti» dove sono inserite tutte le battute che nel corso degli anni sono uscite dalla mente di comici improvvisati o di professione. Divertente la pubblicazione, più serio il fine: i proventi delle vendite andranno equamente divise tra l'Unicef che, su indicazione dello stesso Totti nominato di recente Goodwill Ambassador, si preoccuperà della sorte dei bambini di strada del Congo, mentre l'altra metà andrà al Comune di Roma per, come annunciato dal Sindaco Walter Veltroni, presente alla puntata, l'assistenza di un centinaio di anziani oltre i novant'anni. Totti è apparso decisamente divertito dalle tante battute nate su di lui specie quando, maliziosamente, il conduttore gli ha fatto leggere qualche stralcio del libro tra le risate del pubblico e le occhiate della fidanzata Ilary, seduta in platea insieme a Riccardo, fratello del campione giallorosso. «All'inizio tutto questo mi dava fastidio, specialmente quando sentivo che erano coinvolti la mia famiglia e la mia ragazza, poi c'ho riso sopra». C'è stato spazio anche per discussioni più serie quando si è introdotto l'argomento dei rapporti tra padri e figli. «Non ho avuto tanti rapporti con mio padre - ha detto Totti - ma l'importante è sentirlo vicino anche se non lo dimostra. Abitiamo insieme, ma quando mi va di sentirlo lo chiamo, lui non lo fa quasi mai, ma sa usare poco il cellulare. Consigli quando ero piccolo? No, ma non gli ho mai chiesto nulla perchè sapevo già la risposta. Spesso mi dice che ho giocato male e che come calciatore era meglio mio fratello, ma sono tutte cose dette per non farmi montare troppo la testa. All'Olimpico non viene mai perchè si arrabbia quando qualcuno mi prende a parolacce, viene però all'estero...così non capisce gli insulti».