La Lazio riparte da 130 milioni di certezze
Atteso, cercato, finalmente celebrato. La Lazio riparte da 130 milioni di certezze: oggi si svolgerà l'atteso Cda (a Via Borgognona, ore 17.15) chiamato a deliberare l'aumento di capitale. Prima saranno compiuti i passi preliminari, sarà cioè stabilito il numero di azioni da collocare sul mercato, per un controvalore, come detto, di circa 130 milioni (110 più 20 da aggiungere in corso d'opera), dopo averne fissato il valore nominale, che alla fine, in ossequio agli accordi raggiunti con la Cirio, si attesterà sui 0,05 euro. Insomma l'ora-x si è materializzata. In mattinata, dopo Abax Bank, Capitalia e Bnl, dovrebbero arrivare le adesioni degli altri istituti di credito chiamati a comporre il consorzio di garanzia tracciato da Mediocredito. Ieri sera s'è svolta una lunga riunione per la definizione del puzzle. L'amministratore delegato Luca Baraldi s'è visto con i vertici della banca di Carraro: la svolta è un passo. Il titolo è schizzato in borsa, +16,7% foriero di buoni presagi. E i «rumors», cioè le voci, hanno anche indicato la possibilità di un ingresso unico, cioè dell'inserimento a sorpresa di un imprenditore segnalato dagli alti esponenti bancari, vicini alla Banca d'Italia, destinato a rilevare tutto il pacchetto azionario. S'è parlato di un'ipotesi estera, americana, ma in realtà la situazione è sempre nelle mani di Capitalia. C'è da sciogliere il dubbio-Ligresti e da valutare il peso specifico dell'ingresso di Gnutti. Assalto a Mutu La Lazio, intanto, è pronta a definire con il Parma l'affare dell'anno: Adrian Mutu. Giovane, talentuoso, rapido, insomma il clone del partente Lopez destinato al Valencia. Mancini coltiva il sogno d'una coppia d'attacco con il rumeno fiore all'occhiello. Ieri il tecnico, dalle frequenze di Radio Incontro, ha specificato di poter avallare «un sacrificio economico per un giovane destinato a divenire, in prospettiva, un campione». L'identikit di Mutu, insomma, ma anche di Pizarro, il cileno che piace a mezza Europa e soprattutto alla Juve. La priorità si chiama però Mutu. Con il Parma si tratta: nel discorso potrebbero finire Giannichedda, Cesar, Inzaghi, ma anche Pancaro. Insomma una giostra di nomi per regalare a Mancini una Lazio ancora più forte. Poi c'è da sistemare il discorso con l'Udinese: Jorgensen e Muzzi sono sul taccuino biancoceleste, ai friulani piacciono Castroman, Baronio, Inzaghi e Chiesa. Si può fare. Per il ruolo di secondo portiere ballottaggio Amelia-Sereni. Secondo sussurri di radio mercato la Juve sarebbe pronta a tornare prepotentemente su Stam e Fiore: in cambio potrebbero arrivare Gasbarroni, Pizarro (o Maresca) più la comproprietà di Marco di Vaio e un conguaglio da definire. Il resto sarà definito solo tra 48 ore, dopo un aumento di capitale che è l'àncora di salvezza per il futuro del club biancoceleste.