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di MASSIMO CICERCHIA LUBJANA — Vince l'Italia.

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Le azzurre cantano l'Inno Nazionale (lo cosocono bene) e la festa durerà tutta la notte. E' stata una partita dura, combattuta su ogni pallone, decisa nell'ultimo tempo, dopo che nei primi tre periodi le squadre avevano avuto difficoltà a trovare la porta, realizzando soltanto 2 gol a testa. Le palle al centro erano tutte dell'Ungheria, ma l'Italia sapeva aspettare, si difendeva con ordine e ripartiva in velocita'. «Si vince sempre in difesa - spiega raggiante Cristiana Conti - ed io ringrazio sempre le mie compagne per l'auito che mi danno. Io decisiva? Diciamo che ho parato bene. Nei primi due gol ho qualche responsabilità, poi mi sono ripresa e le ragazze hanno fatto il resto. Abbiamo sofferto fino all'ultimo e poi la gioia è stata immensa. Questa vittoria la dedico a tutti i figli delle mie ex compagne di squadra; a quelli già nati e a quelli che stanno per nascere». Il primo gol lo realizza l'Ungheria con Agnes Valkay che sorprende la Conti sulla sinistra. Pareggia l'Italia con Martina Miceli ma l'Ungheria si riporta in vantaggio grazie alla conclusione di Aniko Pelle che, questa volta, sorprende la Conti sul palo destro. A 44" secondi dalla fine un tiro della Toth si stampa sul palo. Il secondo tempo è caratterizzato dagli errori in zona tiro: le azzurre falliscono tre superiorità numeriche, l'Ungheria è sempre pungente ma sbaglia anche lei. Nel terzo tempo, dopo 4'46", arriva finalmente il pareggio dell'Italia: il gol è di Maddalena Musumeci (questa volta in superiorità numerica). L'Ungheria non ci sta e ritorna spingere; la difesa azzurra chiude tutti gli spazi e costringe le magiare all'errore. La Pelle forza il tiro che finisce a fil di palo. L'ultimo periodo è quello decisivo. Si segnano quasi il doppio dei gol realizzati nei tre precedenti. Passano 52" e Giusi Malato si procura un rigore (fallo di Ernzsbet Valkay) che Tania Di Mario trasforma per il primo vantaggio del Setterosa (3-2). Si va avanti fino al 4-4, poi Giusi Malato si procura un nuovo rigore (fallo della Sipos). Ai quattro metri si presenta Melania Grego che segna con freddezza. E quando mancano 1'16" alla fine della partita è ancora Melania Grego, aiutata anche da una deviazione galeotta, a realizzare il gol che fa saltare in piedi tutta la panchina azzirra. Nell'azione successiva dimezza le distranze Agnes Primasz che rimette in corsa le ungheresi. L'ultimo minuto sembra non passare mai. L'Italia gioca i suoi 35", poi è la volta dell'Ungheria che è nervosa e gioca male il time out. A 3" secondi dal fischio della sirena vengono espulse Ragusa e Tiba per reciproche scorrettezze. Ma poco importa, l'Italia è Campione d'Europa per la quarta volta.

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