RUBENS SUL RINNOVO DEL CONTRATTO
Tempo da lupi a Montreal, dove ieri si sono svolte le pre-qualifiche per il Gran Premio del Canada, ottava delle sedici gare in calendario del Mondiale di Formula 1. Quando si corre in simili condizioni metereologiche è facile che, a far la differenza, sia la scelta dei pneumatici. E quella fatta dal team di Maranello è stata perfetta: gomme Bridgestone da bagnato estremo, non intermedie. Non è un caso, allora, che le due Ferrari abbiano subito rubato la scena piazzando Rubens Barrichello e Michael Schumacher nella prima fila virtuale, relegando, tanto per esemplificare, il leader della classifica piloti, il finlandese Miki Raikkonen, al sesto posto con un ritardo di 4"448. Se la McLaren accusa il colpo (male anche David Coulthard, ottavo, che dopo il successo nel Gp d'esordio in Australia non è più salito su un podio), la Ferrari viaggia con la sicurezza di sempre, forte di un assetto aerodinamico mutato per l'occasione. Rubens Barrichello, tre volte «a medaglia» in Quebec ma mai in prima fila, fa segnare il miglior tempo del venerdì fermando il cronometro a 1'30.925, precedendo di 1'044 uno Schumi che, dopo aver pennellato le traiettorie nel primo settore, arriva lunghissimo al tornante del Casinò. Un errore che costa al cinque volte iridato la pole virtuale e che, sotto sotto, fa felice anche un animo buono come Barrichello, unico del gruppo della Ferrari a non aver prolungato il contratto sino al 2006. Dietro alle Rosse si posiziona una coppia a sorpresa, costituita dalla Sauber di Nick Heidfield e dalla Jordan di Ralph Firman, con il tedesco a circa 8 decimi dal connazionale più famoso. Distacchi decisamente abissali da Rubens per le Williams di Juan Pablo Montoya (dodicesimo a 6"5), il colombiano reduce dall'exploit di Montecarlo, e di Ralf Schumacher (quindicesimo a 7"2), che qui si affermò nel 2001. Giornataccia anche per le Bar: Jenson Button, dopo il brutto incidente fortunatamente senza conseguenze che gli ha fatto saltare Monaco, è quattordicesimo, addirittura ventesimo il padrone di casa Jacques Villeneuve, autore di un testacoda. Finiamo con gli italiani, decisamente deludenti: la Jordan di Giancarlo Fisichella (quattro podi in Canada dal '97 al 2000) si piazza diciottesima, appena davanti alla Renault di Jarno Trulli, sul quale Flavio Briatore è pronto a confermare l'opzione per la prossima stagione. Oggi c'è la caccia alla pole-position, con le Ferrari in forma e le sue rivali apparentemente lontane. In gara, però, la musica potrebbe anche cambiare. Stasera la griglia, domani la gara (diretta Rai1, 18.45).