Nello «spareggio» promozione i salentini piegano il Palermo, i marchigiani pareggiano a Livorno
Questi gli ultimi verdetti del campionato di B, che ieri sera ha chiuso i battenti. Almeno sul campo. Perchè sulle sorti del torneo cadetto pende il verdetto del Tar che di fatto potrebbe sconvolgere la graduatoria finale, salvando il Catania e spedendo in C1 Venezia o Napoli. Non ci saranno code, invece, per quel che riguarda i quartieri soleggiati della classifica. A fare compagnia a Siena e Sampdoria nel massimo campionato del prossimo anno saranno Lecce e Ancona. In un vero e proprio «spareggio promozione» i salentini hanno archiviato senza problemi la pratica Palermo. In un «Via del Mare» stracolmo le due formazioni hanno dato vita ad una gara vibrante e nervosa che alla fine ha premiato la determinazione e la miglior organizzazione tattica dei padroni di casa. L'undici di Delio Rossi (che aveva a disposizione due risultati su tre per staccare il biglietto promozione) ha avuto il merito di non aspettare l'inevitabile forcing dei siciliani, obbligati a vincere. E il forcing degli ospiti in effetti c'è stato, ma si è rivelato sterile. Anzi, sono stati i giallorossi a mostrare le cose migliori. In avvio Piangerelli si è visto respingere da Sicignano un tiro a colpo sicuro e poi Vucinic ha ancora impegnato severamente l'estremo difensore del Palermo. Il vantaggio del Lecce è arrivato al 12esimo e porta la firma di Camorani, bravo ad approfittare di uno svarione difensivo dei rosa-nero. Su un rapido capovolgimento di fronte, il centrocampista dei salentini si è trovato a tu per tu con Sicignano e l'ha battuto con freddezza, complice anche gli errori in anticipo di Brevi e Accardi. In apertura di ripresa, poi, il raddoppio di Giacomazzi, che ha spento le velleità dei siciliani. Il definitivo 3-0 di Bojinov ha ufficialmente aperto la festa promozione. Insieme al Lecce brinda anche l'Ancona di Gigi Simoni. Uscire indenne da Livorno, però, è stato meno facile del previsto. Nel primo tempo i toscani, che non avevano ormai più nulla da chiedere, hanno messo i brividi ai dorici ed ai loro settemila tifosi che ieri hanno invaso l'«Ardenza». Per scrollarsi di dosso dubbi e paure serviva il guizzo di Daino, che ad inizio ripresa ha messo a segno il gol promozione. L'ennesima perla firmata da Protti non ha privato ai dorici la gioia della seconda promozione in A. Niente da fare, invece, per la Triestina. Gli alabardati dovevano vincere e sperare per conquistare al massimo lo spareggio. Il miracolo non c'è stato ed alla fine i giuliani hanno portato a casa solo un punto da Ascoli. Per quel che riguarda la zona calda della graduatoria è il Catania a salutare la serie B insieme a Genoa, Cosenza e Salernitana. Per effetto del rotondo successo del Venezia sulla Sampdoria, il blitz degli etnei a Cagliari si è rivelato vano. Il Cagliari non ha fatto sconti agli uomini di Guerini, ma alla fine le maggiori motivazioni dei catanesi hanno fatto la differenza. Tutto facile invece per il Venezia, che ha travolto senza problemi una Samp promossa già da diverse settimane e con la testa (comprensibilmente) altrove dopo una stagione da incorniciare. Festeggia la salvezza anche il Napoli, uscito indenne da Messina. Ci ha pensato il solito Dionigi, autore del momentaneo vantaggio dei partenopei. In coda, però, tutto potrebbe essere stravolto dal Tar. Se il provvedimento del Tribunale Amministrativo Regionale dovesse essere confermato il Catania sarebbe salvo e Venezia e Napoli dovrebbero disputare uno spareggio per la permanenza in B.