ANCORA SCONOSCIUTE LE VINCITE DI TOTOCALCIO, TOTOGOL E TOTOSEI DI DOMENICA SCORSA
Schedine fantasma, entra in scena anche il Codacons
Ma la notizia più grave è che i concorsi potrebbero essere addirittura annullati. Colpa della «guerra» fra il Coni e il personale dei Ced, i centri elaborazione dati, che hanno l'appalto dello spoglio delle schedine e che il 31 maggio sono scesi in sciopero. I dipendenti vogliono garanzie sui posti di lavoro, messi a rischio dal passaggio, dal 30 giugno, della gestione concorsi dal Coni ai Monopoli. Primo effetto dello sciopero è che fino a ieri ancora non si conosce l'entità della vincita per chi ha fatto 12 o 13 al Totocalcio, 6, 7 o 8 al Totogol, 4, 5 o 6 al Totosei. Ma anche i montepremi, pur diffusi dall'Ufficio concorsi pronostici del Coni, non sono stati «certificati» dal Ced. Lo sciopero va avanti a oltranza e, se non si aprirà una trattativa, resteranno sconosciuti anche i montepremi e le quote di questa domenica. Ma il Coni per ora tace, e a complicare le cose arriva l'accusa di un rappresentante dei Ced, Ernesto Cardelli: «Il Coni ha determinato i montepremi e forse intende dar luogo alla determinazione dei vincenti con metodi alternativi, dimenticando che le uniche procedure abilitate sono quelle che noi abbiamo in gestione. Qualche giocatore avrà gettato la schedina, senza sapere che ha partecipato a un concorso a nostro parere irregolare, che potrebbe dar loro diritto a un rimborso». I dipendenti dei Ced hanno presentato un esposto alla GdF e si sono rivolti ai legali del Codacons «per scongiurare il rischio - spiega Cardelli - di crumiraggi esterni»: hanno paura che il 1° luglio, scaduto il contratto, il Coni li sostituisca.