Peugeot 206 Rc, puro divertimento
Si guida come un go-kart e non tradisce per maneggevolezza e tenuta di strada in curva
Definirla "pepata" è forse cogliere la qualità che più le si addice visto che stiamo parlando della Peugeot 206 in versione Rc, ora al top di una gamma che si è già guadagnata l'appellativo di "Enfant Terribile". È vero che si guida con la facilità di un go-kart e certo non fa difetto quanto a tenuta di strada e maneggevolezza in curva come ha dimostrato nei 150 km di percorrenza sulle colline della regione basca al confine tra Francia e Spagna. La sensazione che la vettura rimanga saldamente incollata per terra anche nelle sterzate a velocità sostenuta, la rendono sicuramente adatta a chi le chiede prestazioni dinamiche e sportive. Ma questo è evidente anche a una prima occhiata alla carrozzeria che - rispetto alle altre 206 - sfoggia in bella mostra lo spoiler posteriore, le ruote maggiorate da 17" e il doppio tubo di scappamento cromato. Certo a fare la differenza è il motore: un quattro cilindri a benzina da 2.0 di cilindrata con una potenza di quasi 180 Cv e una coppia massima di 202 Nm a 4750 giri al minuto. Attualmente un motore simile a questo è montato sulla 206 Gti ma nel caso della nuova Rc il propulsore è stato modificato per aumentare potenza e coppia. Le prestazioni sono significative: 220 km all'ora di velocità massima raggiunta sul circuito, scatto da 0 a 100 km all'ora in 7,4 secondi, ripresa in quarta a 60-90 km all'ora in 5,7 secondi e in quinta a 80-120 km all'ora in 10,6 secondi. Altro elemento di sicuro divertimento è il cambio: una trasmissione meccanica a 5 rapporti con innesti corti e precisi che tengono la vettura sempre su di giri. I consumi non sono poi così terribili, pur trattandosi di un 2.0 spinto a benzina e si attestano sugli 8,6 litri per 100 km nel ciclo misto, mentre ne occorrono 11,8 in città e 6,7 litri nel percorso extraurbano. Anche l'interno della 206 Rc è marcatamente sportivo e ospita quattro passeggeri su quattro sedili che ricalcano l'assetto delle vetture da circuito, così come il volante in due tipi di pelle, la strumentazione del cruscotto e la pedaliera e il pomello del cambio in alluminio. Di serie la vettura è dotata del sistema Esp per il controllo della stabilità, mentre le sospensioni sono state adattate alle prestazioni senza penalizzare il comfort dei passeggeri. Sempre di serie c'è il dispositivo che accende automaticamente le luci di emergenza in caso di frenata brusca, mentre è possibile - per i patiti del brivido - disattivare l'Esp tramite un pulsante e riattivarlo solo dopo aver spento e riacceso il motore. Per la sicurezza passiva ci sono due airbag frontali per guidatore e passeggero e due doppi airbag laterali negli schienali. Certo, un modellino del genere non è fatto per i grandi numeri (ma a questo pensa evidentemente il resto della gamma 206 che - solo nell'aprile scorso - è stato venduto in 53 mila esemplari), e infatti le previsioni di vendita parlano di circa 8 mila 10 mila pezzi all'anno. Da noi in Italia l'arrivo è previsto per il prossimo settembre a un costo oscillante tra 20.500 e 21.000 Euro.