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Sensi-Capello: l'incontro dura tre ore

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Questo il prodotto dell'attesissimo incontro tra Sensi e Capello ieri a Trigoria: alla riunione ha partecipato ovviamente anche il ds Baldini. Alla fine volti distesi e aria tranquilla. Ora sembra esserci tutto per iniziare a lavorare e costruire la Roma del futuro. Sensi lascia il Fulvio Bernardini pochi minuti dopo le due, Capello, che era stato il primo ad arrivare è invece l'ultimo ad uscire con aria piuttosto soddisfatta. «È stato un incontro normale, di programmazione. Adesso vedremo se riusciremo a centrare gli obiettivi che ci siano prefissati». Ovvio il riferimento al mercato che la Roma adesso deve iniziare a fare. Tecnico e presidente hanno stilato le priorità, prime scelte, seconde linee ed eventuali rimpiazzi. L'idea principe resta quella di andare subito alla ricerca di un difensore, ruolo per il quale resta in pole position Nicola Legrottaglie del Chievo. Il tecnico giallorosso ha poi chiesto a Sensi di comprare un esterno, vista la partenza di Cafu: e sarà proprio questa una delle novità rispetto ai discorsi già fatti in passato. Si rifà il nome di Trabelsi, esterno tunisino dell'Ajax di Ibrahimovic. In attacco Capello vorrebbe Cissè, ma il costo del suo cartellino potrebbe rendere l'operazione impossibile. Alternative in Italia Cruz e Rossini, che nelle ultime ore ha visto salire le sue quotazioni. Capello avrebbe avuto insomma da Sensi la certezza dell'arrivo di nuovi rinforzi: il presidente ha assicurato che metterà mano al portafoglio e rispetterà le promesse date a fine stagione. Con queste prerogative inizia la nuova era Sensi-Capello, con Baldini pronto a muoversi soprattutto sul mercato europeo. In questo senso il comunicato ufficiale della Roma che nel tardo pomeriggio ha sentenziato: «La società si impegna a fornire le risorse necessarie per apportare gli opportuni interventi ad un organico già competitivo». Mentre Capello si è detto pronto a verificare con Baldini «le iniziative che dovranno essere adottate per il rafforzamento della squadra». Ma il mercato è anche in uscita e sulle cessioni la Roma non è mai stata granché. Perso da poche ore Cafu (Capello e Baldini non sembrano aver preso bene il «tradimento» del brasiliano), la Roma rischia di dover rinunciare anche a Samuel. Il tecnico lo ha messo tra gli incedibili e Sensi sembra essere intenzionato ad accontentarlo (comunque l'argentino ha un contratto con la Roma fino al 2006). Sono state infatti proprio le cessioni a fare i danni maggiori nelle passate stagioni: così, dalla Spagna il Real Madrid, continua a fare la corte a Samuel. Hierro è ormai «scaduto» e il Real ha puntato l'argentino della Roma per donargli l'eredita del centrale spagnolo. l'ultima offerta da Madrid, fatta recapitare proprio ieri alla Roma, è uno scambio con Morientes più un conguaglio economico. Secco il «no» dei giallorossi. Anche Samuel non sembra intenzionato al trasferimento: almeno per il momento. «A Roma sto benissimo — ha detto sulla questione l'argentino — e da qui adesso non mi muovo... certo, il Real è una squadra dove tutti vorrebbero giocare». Prima di lasciare Trigoria il presidente Sensi non ha dimenticato la strigliata promessa a Cassano. Venti minuti per far capire al giovane barese come comportarsi dentro e fuori dal campo. Poi l'avvertimento: alla prossima andrà così, ma i provvedimenti saranno più duri. La giornata di ieri è servita poi anche per iniziare i primi colloqui con i giocatori in vista delle riduzioni d'ingaggio volute da Sensi e avallate dal consiglio d'amministrazione della società la settimana scorsa. Ieri è stata la volta di Montella, Tommasi, Emerson e Candela. A loro Baldini e l'avvocato Conte hanno presentato il nuovo piano per la «spalmatura» degli ingaggi. Per oggi non sono però previsti nuovi incontri. De Rossi ha rifiutato l'offerta giallorossa di 150 mila euro a stagione: ci sarà un nuovo incontro.

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